Aldo De Luca Il Messaggero, 03/07/2002, 3 luglio 2002
Fiuggi è a secco, Il Messaggero, mercoledì 3 luglio 2002 Notizia asciutta. Asciutta come Fiuggi, rimasta a secco o quasi
Fiuggi è a secco, Il Messaggero, mercoledì 3 luglio 2002 Notizia asciutta. Asciutta come Fiuggi, rimasta a secco o quasi. Non è una balla, non è una barzelletta, non è uno scherzo, è la notizia dell’anno, stupefacente: Fiuggi è senz’acqua! Sindaco, confessi: è una trovata pubblicitaria? «Macché, è tutto vero...», conferma mezzo disperato il buon Virginio Bonanni. Fiuggi, la regina delle acque, che resta senza acqua... sindaco, scusi, ma ci viene da ridere: «C’è poco da ridere, invece. L’emergenza idrica ci sta creando grossi problemi». Sono otto i Comuni della Ciociaria messi in ginocchio dall’effetto siccità. Si sono asciugati uno dopo l’altro, l’ultimo ad arrendersi Fiuggi, alimentato da cinque acquedotti che negli ultimi giorni portano acqua a singhiozzo: e così nei rubinetti ora c’è, ora no, ora un filino, spesso niente. «In condizioni normali l’approvvigionamento idrico garantisce 110 litri al secondo, con la crisi siamo sotto che sfioriamo il cinquanta per cento in meno, che guaio...», spiega come dovesse confessare un delitto il primo cittadino di Fiuggi, paese di novemila anime che ora col caldo che fa non possono neppure tuffarsi nella piscina comunale: chiusa. Scarseggia l’acqua per lavarsi nelle case figuriamoci se poteva esser sprecata per riempiere la vasca olimpionica da cinquanta metri. Fiuggi, la madre di tutte le acque, Fiuggi, la capitale dell’acqua, le polle di Fiuggi, famose nel mondo, da sempre, se dici Fiuggi dici acqua... e di colpo, un giorno qualunque dell’estate del 2002 si sbriciola una leggenda, crolla un mito: a Fiuggi manca l’acqua. «Beh, ma lei si riferisce alle celebri acque delle Terme, quelle diuretiche, oligominerali... quell’acqua lì non manca, le sorgenti delle Terme non si seccano mai, non si sono mai seccate, ci mancherebbe...», assicura il buon Virginio Bonanni. Già, le celebri polle di Fiuggi scoperte nel 1300 e da allora son lì che vai, bevi, ribevi e corri a far pipì... che fa bene, tanto bene alla salute: purifica, cura la calcolosi renale, l’infezione delle vie urinarie e la gotta, pensate, anche la gotta. Non a caso nel quattordicesimo secolo il pontefice Bonifacio VIII la mandava periodicamente a prendere per averne sempre una scorta, beveva solo quella. E anche Michelangelo Buonarroti, due secoli dopo, beveva quella e basta. Fiuggi deve proprio alle sue sorgenti fama e ricchezza. Sono duecentocinquanta gli alberghi e dodicimila i posti letto, un milione all’anno quelli che arrivano a Fiuggi per bere l’acqua che pulisce, come dice l’adagio popolare. «E la crisi idrica è aggravata proprio dal turismo termale, lo sa? Bevono un bicchiere dopo l’altro e ogni volta che vanno a orinare quando tirano lo sciacquone consumano dodici litri di acqua, mica poco eh!», fa i conti il sindaco. E allora chiuda le Terme, sindaco: «Ma che siamo matti!». Aldo De Luca