Lietta Tornabuoni La Stampa, 25/07/2002, 25 luglio 2002
Punta secca: La Stampa, giovedì 25 luglio 2002 Nei film, anche recenti, i personaggi fumano: così il ministro della Sanità ha pensato bene di chiedere alle reti televisive (Rai, Mediaset, La 7) di non trasmettere film che presentino fumatori
Punta secca: La Stampa, giovedì 25 luglio 2002 Nei film, anche recenti, i personaggi fumano: così il ministro della Sanità ha pensato bene di chiedere alle reti televisive (Rai, Mediaset, La 7) di non trasmettere film che presentino fumatori. In pratica, di cancellare la storia del cinema, con l’eccezione dei film in costume arcaico: niente più Jean Gabin né Erich von Stroheim, niente Mastroianni, niente Robert De Niro né Humphrey Bogart, niente Marlon Brando né Marlene Dietrich. E Fumo negli occhi o Fumo di Londra? Via pure quelli, a scanso di equivoci? E Sandokan? Abolito per via di Yanez, delle sue ennesime sigarette? Il ministro raccomanda di censurare soprattutto quelle immagini in cui la sigaretta rappresenta un segno d’eleganza, di valore sociale: quindi la prostituta o il criminale col mozzicone all’angolo della bocca possono ancora andare, il campione sportivo o la modella no, sono esclusi. Alla maniera delle futilità che piacciono agli americani, sembra di capire che l’idea del ministro sia che contro l’odioso fumo tutto serve (salvo che rinunciare al Monopolio di Stato dei Tabacchi, si capisce): ma davvero cadono le braccia. A parte l’impossibilità materiale per le Tv di accogliere la richiesta, il serial killer o la guerra mondiale non saranno magari più nocivi del tabacco? E perché attaccare la rappresentazione più che la realtà? Se le mamme uccidono i loro figli piccoli, basterà togliere Medea di Euripide dal repertorio del teatro classico? Lietta Tornabuoni