Stefano Silvestri, Il Sole 24 Ore 8/7/2005, 8 luglio 2005
Prevalebunt. «Questi attacchi si situano nel contesto molto più sanguinoso di una grande guerra civile che essi cercano di scatenare all’interno del mondo islamico, in particolare in Irak e in alcuni altri Paesi arabi, per assumere il controllo diretto di quelle risorse umane, tecnologiche e soprattutto economiche che potrebbero aprire loro la strada per esercitare un vero potere politico
Prevalebunt. «Questi attacchi si situano nel contesto molto più sanguinoso di una grande guerra civile che essi cercano di scatenare all’interno del mondo islamico, in particolare in Irak e in alcuni altri Paesi arabi, per assumere il controllo diretto di quelle risorse umane, tecnologiche e soprattutto economiche che potrebbero aprire loro la strada per esercitare un vero potere politico. Purtroppo l’involuzione della situazione in Irak e i ritardi registrati nella stabilizzazione dell’Afghanistan offrono ai terroristi un terreno favorevole d’azione e di reclutamento».