Roberto Capezzuoli, Il Sole 24 Ore 8/7/2005, 8 luglio 2005
Petrolio. «Ieri il timore di negativi riflessi sull’economia mondiale ha convinto diversi fondi d’investimento a realizzare velocemente i guadagni precedenti
Petrolio. «Ieri il timore di negativi riflessi sull’economia mondiale ha convinto diversi fondi d’investimento a realizzare velocemente i guadagni precedenti. Ma nel pomeriggio un graduale recupero ha limitato le perdite a mezzo dollaro e ha fatto chiudere il Wti a 60,73 e il Brent a 59,28. Resta arduo collegare questi valori elevati con i cosiddetti fondamentali, come domanda, offerta e scorte. La disponibilità infatti abbonda, e i margini delle raffinerie sono mediocri rispetto a quelli eccezionali dei mesi scorsi. L’Orso dovrebbe dominare il campo almeno fino a metà agosto. «Se ciò non avviene è per la preponderante forza della comunità finanziaria, pesantemente esposta sul greggio (all’acquisto) e nient’affatto propensa a riversare sul mercato il diluvio di contratti cartacei di cui dispone, tanto più che la situazione politica mediorientale non garantisce rifornimenti sicuri, almeno da alcune aree. Speculatori, ma anche major petrolifere, banche d’affari e case commerciali, contribuiscono quindi a tenere alti i prezzi e, forse, a facilitare indirettamente il finanziamento delle attività sovversive”.