Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 16 Giovedì calendario

Si sono concluse le indagini dell’inchiesta sugli appalti nella sanità milanese condotte dai pm Maurizio Romanelli ed Eugenio

Si sono concluse le indagini dell’inchiesta sugli appalti nella sanità milanese condotte dai pm Maurizio Romanelli ed Eugenio. Da queste risulta che l’ex ministro della Sanità Girolamo Sirchia avrebbe favorito la Immucor Italia spa nelle forniture al Policlinico di Milano per 1 milione e 800 mila euro. Per fare ciò avrebbe ricevuto da un legale della Immucor tre assegni di 15.500, di 9.000 e 6.000 dollari nonché tre assegni da 11 mila marchi tedeschi. Questi soldi sono finiti sul conto 236/6037 dell’Ubs di Chiasso intestato a una sua fondazione familiare del Liechtestein, la "Ecara" di Vaduz. Altri 640 milioni di lire Sirchia li avrebbe ricevuti tra il 1996 e il 2001 da dirigenti della Johnson&Johnson Medical Holdin spa. A carico di Sirchia le indagini ipotizzano una terza corruzione: quella dagli amministratori della Tersana srl che, dal 1992 al 1997 con la vendita delle quote sociali riconducibili allo stesso ex ministro ma intestate a una fiduciaria e con altri tre assegni da 10 mila dollari l’uno nel 1997, 1998 e 2000, si sarebbero assicurati forniture al Policlinico per 2,1 miliardi di lire di prodotti della ditta giapponese Kawasumi Inc., di cui Tersana era ditributrice esclusiva. Infine resta l’appropriazione indebita di somme della "Fondazione Il Sangue": 300 mila franchi svizzeri finiti sul conto 236/658596 presso l’Ubs di Chiasso su cui aveva poteri di firma ma intestato alla sua collaboratrice e amica Anna Maria Parravicini. Sempre dalla stessa fondazione sono transitati indebitamente sul conto di Sirchia tre assegni di 930, 5.000 e 12.500 dollari rispettivamente il 1 settembre 1998, il 9 febbraio e il 15 ottobre 1998.