Paolo Salom, Corriere della Sera 3/1/2006, pagina 19., 3 gennaio 2006
Le aziende occidentali dedicano molta attenzione a scegliere il proprio nome per il mercato cinese e perciò sono nati diversi uffici di consulenza
Le aziende occidentali dedicano molta attenzione a scegliere il proprio nome per il mercato cinese e perciò sono nati diversi uffici di consulenza. Connie Canabuci, della Freshfield Bruckhaus Deringer di Hong Kong spiega: «Suggerisco ai miei clienti di riflettere con cura sulla traduzione del marchio in cinese prima di avventurarsi sul mercato». E’ il caso della Coca Cola: i consulenti della multinazionale americana, prima di scegliere il proprio nome in cinese, si erano accorti che molti negozi vendevano bottigliette con prodotti il cui nome assomigliava foneticamente al prodotto originale, ma erano assurdi. A tradurli uno significava «la cavalla imbrigliata con la cera», un altro «mastica il girino di cera». Invece la Coca Cola ha optato per Kekou-Kele, che oltre a suonare simile al nome occidentale ha anche una bella traduzione e significa «piacevole alla bocca». Così in Cina la Bmw è diventata Bao Ma (cavallo prezioso), la Mercedes Benz è Ben Chi (rapida e veloce), la Goldman Sachs Gao Sheng (rigogliosa fioritura), la Volkswagen Da Zhong (grandi masse), la Pirelli Bei Nai Li (raddoppia la durata).