Paolo Salom, Corriere della Sera 3/1/2006, 3 gennaio 2006
La Seconda corte intermedia del Tribunale di Shangai ha stabilito che solo la vera Starbucks, multinazionale Usa del caffè, può utilizzare il nome e il logo con cui è diventata celebre, compresa la sua traduzione cinese (Xingbake)
La Seconda corte intermedia del Tribunale di Shangai ha stabilito che solo la vera Starbucks, multinazionale Usa del caffè, può utilizzare il nome e il logo con cui è diventata celebre, compresa la sua traduzione cinese (Xingbake). Così facendo ha condannato un’azienda di locali di Shangai a risarcire la Starbucks con 500 mila yuan (62 mila dollari). La catena cinese aveva aperto trenta rivendite con lo stesso nome cinese utilizzato dalla multinazionale americana, seguito da un nome in inglese solo lievemente modificato (Starsbuck anziché Starbucks) e un logo quasi identico a quello originale.