Vanity Fair, Paola Jacobbi 19/1/2006, 19 gennaio 2006
Woody Allen: "Ho sempre lavorato con pochi soldi pur di essere libero. Se avevo bisogno di due settimane per rigirare delle scene, se volevo acquistare i diritti di una canzone di Cole Porter particolarmente costosa, mi facevo trattenere una parte dello stipendio, anche tutto
Woody Allen: "Ho sempre lavorato con pochi soldi pur di essere libero. Se avevo bisogno di due settimane per rigirare delle scene, se volevo acquistare i diritti di una canzone di Cole Porter particolarmente costosa, mi facevo trattenere una parte dello stipendio, anche tutto. Non mi sono arricchito con i film" Ma allora cone ha fatto a comprarsi il famoso attico bifamiliare sulla Fifth Avenue? "Negli anni Settanta, quando ero un comico da night club, lo pagai solo 600 mila dollari" Vent’anni dopo ci ricavò 13 milioni di dollari. Nel 1999 con Soon-Yi comprò una casa unifamiliare per 17,9 milioni di dollari nell’Upper East Side: 6 mila metri quadri, ideale antidoto alla claustrofobia. Ma poi scoprirono che era troppo grande e lui la rivendette nel 2004 per 24 milioni. Attualmente vivono in un appartamento in affitto. in attesa di acquistare una nuova casa. "Ho fatto più soldi conn gli immobili che con i film. Barbra Streisand con un film guadagna quello che io prendo con cinque. I miei uffici hanno soltanto due stanze e le apparecchiature in affitto. Quelli di Martin Scorsese, all’inizio dell’isolato, hanno archivi, sale di proiezione e sale di conferenza. Certo non c’è paragone con mia sorella, che ha fatto l’insegnante, o con mia madre, che lavorava in un negozio di fiori. Ma secondo i criteri hollywoodiani io non sono ricco. Non ho mai approfittato delle opportunità di vendermi che ho avuto. Per esempio con un Io e Annie II".