Nuccio Ordine, Corriere della Sera 27/1/2006, 27 gennaio 2006
«Non bisogna dimenticare che Il correttore è basato su un Timpanaro immaginario. Ho cercato di dimostrare in questo racconto che un correttore di bozze può essere l’ allegoria di qualcuno che voglia correggere il mondo
«Non bisogna dimenticare che Il correttore è basato su un Timpanaro immaginario. Ho cercato di dimostrare in questo racconto che un correttore di bozze può essere l’ allegoria di qualcuno che voglia correggere il mondo. Correggere un errore tipografico, infatti, non è una piccola cosa: significa credere in un mondo dove possano esistere l’ esattezza e la verificabilità. Tutto ciò può rinviare simbolicamente a un’ utopia della precisione. Ci può essere, insomma, uno stretto rapporto tra correggere lo stato sociale, filosofico e politico del mondo e, nello stesso tempo, correggere gli errori sulla pagina: il correttore di bozze, come il rivoluzionario, è un uomo che lavora per un sogno molto utopico. Non esiste, infatti, un’ edizione perfetta. Anche la migliore edizione conterrà sempre qualche errore». (George Steiner)