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 2006  febbraio 18 Sabato calendario

BenKhalifa Leila

• Nata a Tunisia (Tunisi) il 16 febbraio 1982. Prima notorietà per la partecipazione al Grande Fratello 2006. «[...] la ”tigre della Malesia” (come l’ha ribattezzata Fabiano uno dei suoi ex coinquilini) [...] ”[...] Ho sofferto molto nella casa perché quasi tutti i miei compagni mi hanno ignorata. A malapena parlavano con me, più che altro discutevamo. Qualsiasi cosa facessi era sbagliata. Il Grande fratello è stata una palestra mentale che mi ha resa più forte. Mi spiace non aver fatto vedere la mia parte migliore. Ho un’unica giustificazione: mi sentivo sotto esame. Ogni giorno mi svegliavo con un pensiero: ’Quale sarà il problema oggi?’. Vivo in Italia da due anni e mezzo e non ho mai avuto problemi. Del resto non è che quando incontro qualcuno per la prima volta gli dico: ’Piacere, sono musulmana’”. L’ostacolo più grande, racconta, è stato entrare quando il gioco era già partito. ”Si erano formati i gruppetti. Ero io con la mia educazione ’diversa’ a non andare bene agli altri ragazzi. Li disturbavo, e loro si sono comportati come se non esistessi. Nessuno mi ha mai chiesto qualcosa del mio paese e delle mie tradizioni, non gliene fregava niente. Mi hanno giudicata prima di conoscermi. Sono stata criticata persino quando ho mangiato carne di maiale: lo evito se posso, se non ho scelta lo prendo. Ho provato per una settimana a nutrirmi soltanto con la pasta e sono ingrassata di un chilo [...] Non sono una gattamorta e non cerco un fidanzato: rimango una single convinta, per il momento. Però le donne mi hanno vista come una rivale, forse perché va sempre di moda per i maschi abbordare una straniera. L’invidia femminile la subisco spesso, anche quando non mi faccio rinchiudere in una casa sorvegliata dalle telecamere. La competizione? Non mi interessa: ogni persona ha una sua bellezza. E poi, quale rivalità? Io sono araba, loro italiane... non si possono fare paragoni [...] La Tunisia è una nazione diversa dal resto del mondo arabo, più moderna: non c’è la poligamia e le ragazze si vestono come vogliono. Essere stati colonizzati dall’Occidente ci ha insegnato a conoscerlo. Siamo più tolleranti degli europei e non ci spaventa incontrare nuove persone”. A Roma è arrivata per studiare all’Accademia delle Belle Arti. Poi ha iniziato a lavorare come modella. ”Lo facevo già a Tunisi e a Parigi, pensavo fosse semplice in Italia. Invece qui le possibilità sono poche. In più ogni casting si concludeva con tentativi di seduzione al posto di sfilate e fotografie. Volevo smettere, un mio amico modello mi ha consigliato un’agenzia diretta da una donna e le cose sono migliorate [...] I miei hanno divorziato quando ero piccola [...] Mia madre da sola ha mandato avanti la casa e ha cresciuto due figli [...] Il mio modello è Alessia Marcuzzi. Anche Simona Ventura è brava, però da quando si è lasciata con il marito è schizzata, mi piace meno. Vorrei presentare un programma di moda, oppure Le Iene. Forse prima del Grande fratello non sarei stata adatta, ero troppo buona. Ora vado benissimo mi hanno fatta diventare cattiva”» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 18/2/2006).