Giovanni Pons, la Repubblica 12/2/2006., 12 febbraio 2006
La sua Dorint, società lussemburghese, esce con 300 milioni di plusvalenza (dalla vendita del 5% di Bnl a Bnp Paribas - ndr)
La sua Dorint, società lussemburghese, esce con 300 milioni di plusvalenza (dalla vendita del 5% di Bnl a Bnp Paribas - ndr). giusto non tassare queste plusvalenze? "Io non ho nulla in contrario al fatto che plusvalenze importanti provenienti da operazioni finanziarie e non industriali siano sottoposte ad un trattamento fiscale ben preciso. Anzi, debbo dire che personalmente sarei assolutamente d’accordo. Credo anche che sia giusto ridurre la tassazione delle imprese che producono, per dare più competemze e avere più denaro da investire in ricerca e sviluppo. La Tod’s per esempio ha una aliquota superiore al 42%. E d’altro canto ritengo giusto che i grandi profitti derivanti da plusvalenze su operazioni finanziarie siano adeguatamente tassati se questo serve al rilancio del paese. Naturalmente vanno escluse le rendite finanziarie che spesso le famiglie hanno e che vanno invece considerate un’aiuto ai lavoratori per arrivare alla fine del mese” Potrebbe cominciare a dare il buon esempio portando in Italia la Dorint? ’Se chi ci governa stabilisse in questo senso noi saremmo prontissimi a farlo. Aggiungo che se fosse utile come esempio da dare al paese in questo momento e se si volessero tassare con decisione quelli che hanno portato a casa molto denaro dagli affari finanziari di quest’estate, io sarei assolutamente d’accordo nel farlo per primo" (Diego Della Valle a Giovanni Pons), la Repubblica 12/2/2006).