Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 16 Giovedì calendario

Omidyar Pierre

• Nato a Parigi (Francia) il 21 giugno 1967. Imprenditore. Fondatore di e-Bay. «[...] Tutto cominciò nel 1995. E cominciò (precisano i più romantici ebayologi) con una storia d’amore. Pierre era allora un semplice programmatore della General Magic (un’impresa della Valle). E aveva da poco cominciato a frequentare quella che è oggi sua moglie, una bella ragazza di nome Pamela Wesley. A unirli era, oltre all’attrazione fisica, una comune passione per i collectible (di fatto le cianfrusaglie che diventano oggetto di culto e di scambio): quella per i fumetti di Tintin [...] nel caso di Pierre; e, nel caso di Pamela, per i pez-dispenser. Vuole la leggenda che una sera, a cena, Pamela si fosse lamentata per la difficoltà di trovare nella Bay area (la regione di San Francisco dalla quale eBay ha tratto il nome) altri collezionisti. E che Pierre, per mostrare il suo amore (nonché la sua fede nella potenza della Rete) avesse all’istante deciso di aprire, nel suo web site, uno spazio riservato a quanti [...] volessero comprare, vendere o scambiare oggetti [...] Era il primo di settembre [...] Nessuno era riuscito, prima di lui, ad accumulare tanta ricchezza in così poco tempo. Non solo: la [...] eBay economy ha conferito un valore economico a oggetti che, in precedenza, restavano relegati nella oscurità dei solai [...] ”Quello che mi è sempre piaciuto fare [...] è programmare computer. Ma non avevo mai pensato di poter diventare ricco facendo questo mestiere” [...] Nei primissimi mesi di vita eBay, che allora si chiamava ancora Auction Web, riuscì a mettere in contatto, facendosi pagare una piccola provvigione sulle contrattazioni, oltre 5mila collezionisti. Nel giugno del ’96, fatto insolito per una startup di Silicon valley, il sito aveva già raggiunto un discreto attivo di bilancio. E le sue attività erano divenute tanto frenetiche da costringere Pierre ad abbandonare il suo lavoro alla General Magic per dedicarsi a tempo pieno a un’impresa che, alla fine di quell’anno, andava crescendo del 100% cento ogni tre mesi. Ma la grande svolta fu nel 1997, quando era ormai chiaro a tutti che [...] era uno dei più affollati punti del cybersapzio. In giugno [...] Pierre Omidyar e Jeff Skoll (il suo socio nell’impresa) ottennero l’assistenza della Benchmark Capital, uno dei più importanti snodi del venture capital nella Silicon Valley [...]» (Massimo Cavallini, ”Capital” aprile 2000).