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 2006  febbraio 16 Giovedì calendario

PLANKENSTEINER

PLANKENSTEINER Gerhard Vipiteno (Bolzano) 8 aprile 1971. Campione di slittino. Medaglia di bronzo in coppia con Oswald Haselrieder alle Olimpiadi di Torino 2006. «Gerry sta sopra, Ossie sta sotto. I cento chili di Gerry schiacciano il metro e settantuno di Ossie che in aggiunta si prende pure delle tremende ”cascate”, cioè colpi di casco, da Gerry. Tra gli slittinisti si dice che quello che sta sotto, proprio a causa di queste craniate diventi alla lunga un po’ esuberante: sarà un caso, ma nella strana alchimia di coppia (coppia di fatto) sparata sul ghiaccio, quello sotto è davvero la parte mattacchiona, l’esuberante. L’altro è il serio, il timido. Infatti Gerry arrossisce se lo guardano negli occhi. Gerry è Gerhard, ma più che altro è Plankensteiner, colui che non sa l’inno. Ossie è Oswald, vale a dire Haselrieder. Gli hanno accorciato il nome per poterli chiamare meglio, perché i denti non inciampassero nella lingua, ma soprattutto perché quei due sono come Stanlio e Ollio. Si prendono in giro da vent’anni. Cioè, Ossie prende in giro Gerry per vendicarsi, forse, del quintale che Gerry gli spalma addosso. Una cosa complicata, quasi un incastro da Kamasutra. Lo spiega Marco Andreatta, l’allenatore: ”Due slittinisti devono combaciare, proprio, come il maschio e la femmina delle prese elettriche”. Sì, ecco, le prese elettriche. ”Devono formare un corpo solo aerodinamico, una cosa da galleria del vento. Se funzionano si vede subito, a occhio, e poi lo conferma il computer”. Un corpo e un´anima, come Wess e Dori Ghezzi. Gerry, sdraiato di schiena sopra Ossie, guida lo slittino sui rettilinei e all’entrata delle curve e lo mantiene in quota, cioè sulla sommità delle parabole. Ossie corregge le traiettorie muovendo braccia e spalle e mani, e conduce lo slittino nell’uscita delle curve. Come nei matrimoni perfetti, uno corregge gli sbagli dell’altro e tutti e due si spinge nella stessa direzione. Lo slittino di coppia è uno sport dove molti equipaggi sono formati da fratelli, ad esempio [...] gli austriaci Linger & Linger. Gerry e Ossie sono i nostri gemelli siamesi del ghiaccio. Stanno, col loro corpo solo, nel Corpo Forestale. Gerry ad Anterselva, Bolzano. Ossie a Fiè, Bolzano. [...]» (Maurizio Crosetti, ”la Repubblica” 16/2/2006). La medaglia di Torino gli causò anche qualche problema: «[...] è inciampato nell’inevitabile domanda sull’inno di Mameli. ”Non conosco quella canzone, anche se sono fiero di avere vinto la medaglia per l’Italia, per tutti gli italiani, visto che sono italiano anch’io”. Non la conosce? Quella canzone? Apriti cielo. Dopo tutti gli inviti a cantare a squarciagola sul podio l’inno di Mameli in qualunque modo, anche facendo finta, anche dicendo numeri invece delle parole vere (e sinceramente un po’ astruse, tipo la ”coorte” e l’elmo di Scipio), ecco che arriva un italiano che però parla preferibilmente tedesco per svelarci candidamente che lui non ne sa nulla [...]» (m. c., ”la Repubblica” 16/2/2006).