Varie, 16 febbraio 2006
PATUELLI
PATUELLI Antonio Bologna 10 febbraio 1951. Banchiere. Politico. Laureato in Giurisprudenza a Firenze con il massimo dei voti, titolare dell’azienda agricola di famiglia, dal 1995 presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, consigliere del Cnel, in rappresentanza dell’Abi. stato parlamentare per due legislature concludendo la sua attività politica con l’incarico di Sottosegretario di Stato alla Difesa (Ciampi, 1993-1994) • «[...] una lunga carriera politica alle spalle nel Pli, il Partito liberale italiano, guidato nella prima Repubblica da personaggi come Giovanni Malagodi e Valerio Zanone. Del partito Patuelli è stato vicesegretario vicario nel ”92, quando segretario era Renato Altissimo. E nel ”93 è entrato nel governo Ciampi come sottosegretario alla Difesa. Poi, dopo le elezioni del ”94, con la scomparsa di fatto del Pli, Patuelli ha chiuso con la politica a tempo pieno e con la visibilità che ne consegue ed è tornato ad indossare i panni riservati del banchiere. infatti socio della Fondazione cassa di risparmio di Ravenna dal 1976, cioè da prima che entrasse in Parlamento. Grazie all’incarico nell’Abi è entrato far parte del Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e [...] scaduto il mandato di Pietro Larizza, era circolato anche il suo nome per la presidenza, ma poi il governo ha scelto Antonio Marzano (FI). [...]» (Enr. Ma., ”Corriere della Sera” 16/2/2006) • «Politico liberale nella Prima Repubblica, banchiere che si definisce di stretta fede ”einaudiana” dalla seconda metà degli anni 90 [...] Figlio di bolognesi cresciuto in Romagna (’dove essere liberali nel Novecento non era certo una scelta di comodo”), Patuelli ha avuto due vite e, a suo dire, due fortune. Ancora ragazzo, grazie alla biblioteca del padre, si imbattè nel libro di Luigi Einaudi La difficile arte del banchiere, di cui ammirò sempre il rigore; poi gli capitò il privilegio di essere vicino a Giovanni Malagodi, braccio destro di Raffaele Mattioli alla Banca commerciale italiana diventato in seguito uno dei maggiori esponenti del Partito liberale. Del presidente del Pli Patuelli ha ripercorso la strada ma in senso inverso. Fino ai primi anni 90 il suo lavoro e la sua passione sono stati la politica. Segretario della Gioventù liberale (’I miei colleghi degli altri partiti erano Gianfranco Fini, Massimo D’Alema, Enrico Boselli” dice), vicesegretario del Pli, fu parlamentare per due legislature e sottosegretario alla Difesa nel governo Ciampi (’93-’94). Con la Prima Repubblica in fase di liquidazione, e a 44 anni, cambia mestiere: anche nel credito, però, è destinato a fare carriera. Nel ’95 arriva a capo della cassa di Risparmio di Ravenna, fondazione trasformata in un gruppo privato ”partendo da una città considerata minore e in un periodo certo non favorevole”. Vicepresidente dell’Acri (l’associazione di fondazioni e di casse di risparmio), ex vicepresidente dell’Abi (associazione delle aziende di credito) per due mandati e membro del comitato esecutivo, è consigliere Cnel. [...]» (Riccardo Ferrazza, ”Il Sole-24 Ore” 31/5/2009).