15 febbraio 2006
Tags : Jean-Jacques. Eydelie
Eydelie JeanJacques
• Nato a Angoulême (Francia) il 3 febbraio 1966. Calciatore. Nel 1993 vinse con l’Olympique Marsiglia la Champions League. Nel 2005 raccontò che insieme a molti compagni prima della finale vinta per 1-0 contro il Milan si era dopato. «Monaco, notte del 26 maggio 1993. Notte di gloria per il Marsiglia che ha appena battuto in finale di Coppa Campioni il Milan: 1-0, gol di Boli. Una vittoria inattesa. Un evento straordinario per un club francese, il primo adarrivare sul tetto d’Europa. Nell’hotel dei transalpini si festeggia: champagne ed euforia sfrenata. Ma ad un certo punto, a Jean-Jacques Eydelie vengono fatti notare due uomini, in vestito scuro, che attraversano la sala: ”Vengono a ritirare i soldi”, gli spiega un compagno. L’aneddoto viene raccontato nel libro dell’ex giocatore del Marsiglia, Je ne joue plus, Non gioco più [...] e lascia intendere un fatto di corruzione: i dirigenti dell’Olympique avrebbero comprato la partita. Già nel 1995, l’attaccante Jean-Pierre Papin aveva fatto allusioni su una presunta corruzione a giornalisti italiani [...] per poi fare marcia indietro. [...] Ma in quella notte del 1993, a quanto riferisce Eydelie, accadde anche qualcos’altro.Prima della finale. ”Qualche minuto prima di scendere in campo, in uno stanzino annesso allo spogliatoio, io e altri titolari fummo sottoposti a iniezioni. Gli effetti secondari non furono piacevoli, avevo la bocca amara e le gambe rispondevano in modo bizzarro [...] So soltanto che fu l’unica puntura della mia carriera”. Bernard Tapie ha [...] querelato l’ex calciatore e avanzato un’ipotesi su quelle iniezioni sospette: ”Era mesoterapia, microiniezioni per far assorbire saliminerali e sostanze omeopatiche”. [...] Eydelie [...] ha rincarato la dose: ”Se ha sostenuto che si trattava di mesoterapia vuol dire che ammette che ci furono delle iniezioni, ma anche che non capisce nulla di medicina”. [...] Secondo Eydelie [...] Didier Deschamps, descritto come un freddo calcolatore, era presente, insieme a Marcel Desailly, quando Tapie chiese di corrompere i giocatori del Valenciennes, che il Marsiglia doveva affrontare prima di giocare contro il Milan. Una partita truccata che portò Tapie in carcere. [...]» (Alessandro Grandesso, ”La Gazzetta dello Sport” 15/2/2006).