Libero 12/02/2006, pag.18 De Sanctis, 12 febbraio 2006
I jeans di Allah. Libero 12 febbraio 2006. Forse non tutti sanno che la moschea più grande d’Europa si trova in Italia
I jeans di Allah. Libero 12 febbraio 2006. Forse non tutti sanno che la moschea più grande d’Europa si trova in Italia. A Roma. Poco distante dai Parioli, uno dei quartieri più belli ed eleganti della Capitale. All’esterno il verde, all’interno il colore blu dei mosaici marocchini, condizione ideale per il raccoglimento. Il venerdì, giorno di preghiera, la moschea si riempie accogliendo dai duemila ai tremila musulmani. Le scarpe restano fuori. Il luogo è sacro. Le calzature, tra l’altro, darebbero anche un po’ fastidio vista la complessità del rito per i movimenti del corpo. Si comincia con le mani in avanti vicino al capo e si pronuncia la formula Allah akbar (Iddio è il più grande)... si passa alla posizione in piedi con le mani incrociate sul ventre e si recita il primo capitolo del Corano.... E ancora ci si china ad angolo retto con le mani sulle ginocchia... Ci si inginocchia e si pongono le mani e la faccia a terra.... poi ci si siede sui talloni. Una preghiera che coinvolge mente e corpo. Se abbiamo avuto una così tanta attenzione per i fedeli di Maometto inaugurando nel 1995 nel cuore di Roma la moschea progettata dall’architetto italiano Paolo Portoghesi, non si poteva non pensare a come rendere più comodo il momento della loro preghiera. Ed ecco, freschi di fabbrica, i jeans ideati e realizzati proprio per il popolo musulmano in raccoglimento. Una linea molto particolare ideata da una ditta di Udine, come anticipato ieri dal ”Messaggero Veneto”. Il denim per i clienti islamici nonostante il marchio ”Al Quds” (in arabo è l’appellativo della parte arabo-islamica di Gerusalemme, la ”Città santa”) è stato creato da una ”equipe” di italiani, a partire dallo stilista Luca Corradi, originario di Parma. Pantaloni dal taglio ampio: larghi lungo la gamba per permettere al religioso di inginocchiarsi durante la preghiera in tutta comodità. Niente vita bassa, naturalmente. Ma tante ampie tasche per contenere tutti gli oggetti (orologio, bracciali, catenine e ciondoli, occhiali) che vanno tolti dentro la Moschea. Con un dettaglio in primo piano: il filo delle cuciture, rigorosamente verde. Verde è, infatti, il colore preferito dei musulmani. Comodi dalla linea pulita: niente strappi, creati ad arte, come vuole la moda dei giovani italiana. E il tessuto, perfettamente nuovo senza i trattamenti che renderebbero il capo un po’ vissuto. Una ”collezione” maschile, naturalmente, per tutte le stagioni. Per ora questo modello invaderà il mercato italiano attraverso la catena della grande distribuzione Carrefour (prezzo: 17.90 euro) ma con il progetto ambizioso degli ideatori di Udine di conquistare anche quello estero. E chissà che il jeans ”Al Quds” non diventi il prossimo capo di tendenza anche fra gli occidentali. De Sanctis