MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2006, 13 febbraio 2006
Più che una crema da spalmare, Nutella è un mito. Più che una merenda, Kinder è un concetto d’alimentazione sana e al tempo stesso golosa che occupa un suo preciso spazio nelle abitudini della maggior parte dei 40-50enni d’oggi
Più che una crema da spalmare, Nutella è un mito. Più che una merenda, Kinder è un concetto d’alimentazione sana e al tempo stesso golosa che occupa un suo preciso spazio nelle abitudini della maggior parte dei 40-50enni d’oggi. Entrambi, insomma, sono a pieno titolo marchi che hanno segnato la storia di noi italiani e non soltanto la nostra. Sono infatti ben affermati anche all’estero, in Europa e oltre. Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo la storia di questi brand. Nutella nasce nel 1964 con Michele Ferrero, figlio dei fondatori dell’azienda Pietro Ferrero e Piera Cillario. l’evoluzione di Supercrema, un prodotto che, a sua volta, era l’evoluzione del Giandujot, un dolce a base di nocciole, zucchero e cacao, che Pietro Ferrero aveva creato nel primo dopoguerra nella sua pasticceria di Alba. Dal 1963, infatti, si era incominciato a lavorare per creare un nuovo marchio che sostituisse Supercrema e che potesse conquistare i consumatori di tutta Europa. Si voleva mantenere il legame con il territorio, ossia con la nocciola ”tonda gentile” delle Langhe e con la tradizione della pasta gianduia, che aveva preso il nome nel 1865 dalla maschera del Carnevale torinese. Poiché nocciola in inglese si dice nut e in tedesco nuss, con l’aggiunta del suffisso ”ella” si arrivò al nuovo nome, che fu registrato alla fine del 1963. Il marchio - dalla caratteristica ”n” nera, con le altre lettere in rosso - è rimasto immutato per 40 anni e si abbina all’immagine della fetta di pane spalmata di crema, con il coltello, il latte e le nocciole in primo piano. Una composizione anch’essa registrata, che è ancora oggi sui milioni di vasetti venduti nel mondo. Tra il 1964 e il 1984, in particolare, le vendite della Nutella crebbero esponenzialmente portando al successo tutta l’azienda, che intanto stava diversificando la produzione con la linea Kinder e Pocket Coffee (1968), i Tic Tac (1969), l’Estathè (1972), capostipite in Italia degli odierni tè pronti, Kinder Sorpresa (1974) e infine Ferrero Rocher (1982). Una sola variazione di rilievo, nel tempo, ha avuto anche Kinder Cioccolato e, più in generale, la linea Kinder: dal settembre 2005, il volto di un bambino dal look più moderno ha sostituito quello adottato fin dal 1968. Nuovo look anche per la scritta ”cioccolato”, la goccia di latte e l’immagine della barretta.