Varie, 12 febbraio 2006
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Salvadori Roberto
• Magenta (Milano) 29 luglio 1950. Ex calciatore • «[...] è stato il terzino sinistro dell’ultimo Toro da scudetto, 1975-76: ”Io sono un destro ma a sinistra nessuno non voleva stare”. [...] lombardo di Magenta, classe 1950, il Verbania poi l’Alessandria in C quindi dieci anni di Toro sino al 1983 e un mezzo anno ad Alessandria. Prima a coprire tutti i ruoli fuorché quello del centravanti, poi difensore specializzato. Detto Bodo perché portava una t-shirt, che allora si chiamava maglietta con maniche corte, datagli da Bodi, tennista alessandrino suo amico, col cognome stampato sopra. Detto anche Faina, su input del giornalista Caminiti: ”Faccia a punta e scatto rapido”. Spesso chiamato Renato perché c’era Renato Salvatori, con la t, l’attore. [...] ”[...] ero costato molto [...] perché mi aveva puntato Anconetani, il padre dei procuratori, e il prezzo era salito. [...] ho il calcio dentro, studiavo solo per fare piacere ai miei, e nella valutazione psicologica espressami con la consegna del diploma di ragioniere alla voce ”attitudine’ un insegnante che mi conosceva bene ha scritto ”calciatore’. Forse è stata questa mia determinazione nel voler fare il mestiere di giocatore che mi ha permesso di passare senza troppi traumi dalla C alla A, dall’Alessandria da affanni al Torino da scudetto. Mi hanno aiutato molto Ferrini e Agroppi, che in allenamento mi davano grandi botte ma anche grandi lezioni di gioco e persino di vita. Nel Verbania mi aveva aiutato a crescere una grande persona che lì finiva di fare il giocatore e cominciava a fare l’allenatore, Osvaldo Bagnoli” [...]» (’La Stampa” 12/2/2006).