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 2006  febbraio 12 Domenica calendario

HEG Peter. HEG Peter. Nato a Copenaghen (Danimarca) il 17 maggio 1957. Scrittore. «A un certo punto della sua vita, dopo essere stato ballerino classico, marinaio sulle navi da crociera, schermista, insegnante e attore, dopo avere attraversato in viaggio l’Africa e l’Asia ed essere diventato miliardario [

HEG Peter. HEG Peter. Nato a Copenaghen (Danimarca) il 17 maggio 1957. Scrittore. «A un certo punto della sua vita, dopo essere stato ballerino classico, marinaio sulle navi da crociera, schermista, insegnante e attore, dopo avere attraversato in viaggio l’Africa e l’Asia ed essere diventato miliardario [...] ha dato in beneficenza tutti i proventi del suo libro La donna e la scimmia, tagliato i contatti con il mondo, e si è ritirato a vivere in un minuscolo appartamento di Copenaghen con la bella moglie keniota e le due figlie, senza tv, telefono e fax, senza auto né computer. [...] da allora nessuno aveva saputo più nulla di lui. Il mondo letterario era più indispettito che affascinato dal nuovo caso di auto-reclusione. Pazienza Salinger o Pynchon, giganti di un’altra era: ma Høeg aveva tutto per essere la perfetta star mediatica. Bello, affascinante, è stato uno dei primi esempi di scrittore globale, capace di produrre un capolavoro - Il senso di Smilla per la neve - che è rimasto per mesi al numero uno negli Stati Uniti, che è riuscito a scalzare persino la Tamaro di Va’ dove ti porta il cuore dalla testa della classifica in Italia, ed è finito al cinema interpretato da due stelle di Hollywood, Gabriel Byrne e Julia Ormond. Prima dell’avvento di Dan Brown, Il senso di Smilla per la neve è stato un bestseller planetario che ha venduto milioni di copie, un Codice da Vinci lodato dalla critica, però. Høeg non ha mai voluto sapere quanto denaro ha guadagnato. Proprio lui, giovane scrittore conosciuto e amato in tutto il mondo, non si è lasciato sfiorare dalla globalizzazione e dalla rivoluzione di Internet: ha scelto l’eclisse, non sa cos’è un iPod. [...]» (Stefano Montefiori, ”Corriere della Sera” 12/2/2006).