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 2006  febbraio 11 Sabato calendario

NOVARI

NOVARI Vincenzo Genova 4 giugno 1959. Manager. Amministratore delegato di 3 Italia. «[...] Giovanile nell’approccio al business. Informale (tutti in azienda lo chiamano Vincenzo) quanto spregiudicato. Milanista sfegatato con uno ”skybox” a San Siro. Amante del gioco di squadra. Ma anche molto attratto dalle sfide al limite e con una grande voglia di correre e fare gol. La stessa storia di 3 Italia lo testimonia. Chi si ricorda di Andala? il 2000, l’anno delle aste per acquistare le frequenze Umts. L’acronimo compare sui titoli dei giornali, ma più per le cifre favolose pagate in giro per l’Europa che per la nuova tecnologia che rimane oscura ai più. Internet sul telefonino è la suggestione del momento. Novari fino ad allora ha speso la sua laurea in economia aziendale per passare da direttore marketing del gruppo L’Oréal a Saiwa, fino a sbarcare, dal 1995, in Omnitel Pronto Italia. Il salto è con Andala, società di Tiscali, di cui diventa amministratore delegato. Novari vuole creare il primo gestore italiano concentrato solo sulla nuova tecnologia. La licenza Umts (ce ne sono cinque in palio) costa carissima. Eppure Novari non si scoraggia e riesce a tirare dentro il colosso mondiale Hutchison Whampoa, che acquista la quasi totalità dell’azienda. Andala, poi H3g Italia (ora 3 Italia), si aggiudica una delle licenze per 3,2 miliardi di euro. Ma è lì che inizia una corsa contro il tempo. L’amministratore delegato sa che per riuscire con un’unica tecnologia deve sfruttare il vantaggio nel lancio dei servizi. C’è un mondo nuovo da conquistare, ma bisogna anticipare i grandi concorrenti. Anche in vista della quotazione. Nell’estate 2003 inizia la campagna vendite dei primi telefonini per le videochiamate. Ma all’inizio è un flop. Per sei mesi le cose non decollano. Si dà la colpa ai terminali che non arrivano, ma è anche vero che il servizio non gira benissimo. La qualità dell’immagine non è ottima e la rete non garantisce la copertura. Dal 2004 le cose cominciano a funzionare. E Novari, sfruttando la sua esperienza, punta sul marketing: deve attrarre clienti e regala (quasi) il telefonino. La portabilità del numero gli dà una mano: c’è chi arriva attirato dalle offerte. Novari corre. Accetta le nuove sfide e riesce a spuntarla. [...] secondo il sito di gossip ”Dagospia”, la rinuncia alla quotazione gli costerebbe tra 1 e 2,9 milioni in mancate stock option» (Massimo Sideri, ”Corriere della Sera” 11/2/2006).