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 2006  febbraio 10 Venerdì calendario

Angeli Franco

• Milano 1930, Milano 2 novembre 2007. Editore • «Negli anni Cinquanta lo incontravi a Milano al bar Giamaica, nel quartiere di Brera. Tra i compagni di tavolo protagonisti della cultura già affermati, da Giangiacomo Feltrinelli a Luciano Bianciardi ed Ettore Sottsass. Ma lui [...] nonostante fosse poco più che ventenne, aveva già una sua precisa identità professionale. Dopo essersi laureato in Storia economica alla Bocconi, con una tesi sulla rivoluzione industriale (relatore Armando Sapori), nel 1955 aveva fondato la casa editrice che porta il suo nome specializzandosi subito in management. ”La sua prima rivista – ricorda lo storico Franco della Peruta che per la Franco Angeli ha fondato con Marino Berengo e dirige la collana Studi e Ricerche – si intitolava ”Il Capo’ ed ebbe un successo straordinario”. L’attenzione verso la cultura anglosassone e l’apertura alle nuove scienze sociali decretarono l’affermazione del marchio: dopo oltre mezzo secolo la Franco Angeli viene considerata la maggiore casa editrice universitaria con i suoi dodicimila titoli in catalogo, le mille novità stampate ogni anno nei campi della storia, della filosofia, dell’economia, della psicologia, della comunicazione. In genere per giudicare il contributo di una casa editrice alla cultura del Paese si guarda ai nomi presenti nel catalogo storico, che qui vanno dal filosofo Edmund Husserl al sociologo Alain Touraine, da Peter Drucker, il maggiore studioso di management del Novecento, alla psicologa Anne Anastasi. Negli anni Sessanta tra gli autori di testi economici incontriamo Nino Andreatta, Romano Prodi, Ugo La Malfa. Nello stesso decennio vengono inaugurate nuove collane affidate ad alcuni studiosi emergenti: il geografo Lucio Gambi, lo psicologo Marcello Cesa Bianchi, il sociologo Achille Ardigò. Negli anni Settanta la collana di comunicazioni di massa viene affidata a Giampaolo Fabris, quella di diritto del lavoro a Gino Giugni, il supervisore dei testi di filosofia è Mario Dal Pra. Dopo un periodo di flessione, negli anni Ottanta Franco Angeli rilancia le collane di management, con attenzione verso l’aggiornamento e quella manualistica rivolta agli autodidatti. Ma è nel campo delle riviste che questo editore concreto e intuitivo ha segnato un punto di eccellenza scientifica: tra i periodici di storia ricordiamo innanzitutto ”Passato e Presente” e ”Mondo contemporaneo”, quindi il «Giornale di diritto del lavoro”, la ”Rivista di storia della filosofia” e quella di ”Psicologia e scienze umane”, in una serie di ottanta pubblicazioni periodiche che attingono dal meglio dell’università italiana. Fino all’ultimo giorno amministratore delegato della casa editrice, Franco Angeli lascia la moglie Caterina e due figli che lavoravano con lui: Ilaria, direttrice della redazione romana, e Stefano, direttore commerciale di un’azienda che conta un centinaio di dipendenti. ”Il messaggio che ci lascia nostro padre – hanno dichiarato Ilaria e Stefano – è quello che ha voluto ribadire in occasione del Premio conferitogli [...] dall’Associazione italiana formatori: che le imprese sono fatte di persone e le persone vanno sempre rispettate e messe in condizione di dare il meglio di sé”. [...]» (Dino Messina, ”Corriere della Sera” 5/11/2007) • «Era lo Speedy Gonzales, il fulmine dell’editoria italiana. Capace di sfornare a velocità supersonica e senza nemmeno uno svarione complessi tomi che andavano dalla sociologia del lavoro all’urbanistica. [...] laureatosi nel 1952 alla Bocconi, nel 1955 ha una di quelle intuizioni che spesso caratterizzeranno la sua presenza nel gran mare dell’editoria: si sta avvicinando a grandi passi il boom economico e il giovane imprenditore non ci pensa due volte: fonda la prima casa editrice italiana specializzata in pubblicazioni per l’azienda. Sembrava un’impresa destinata a muoversi solo entro l’orizzonte universitario. Angeli, però, in contrasto con chi gli suggeriva piccoli passi ed estreme cautele, non aveva timori e, mentre l’editoria italiana aveva incertezze e pause di arresto, aveva proseguito per una strada sempre in salita. Tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni 70 era la volta di collane di geografia, psicologia, pedagogia, antropologia, architettura. Soddisfaceva così gli appetiti di molti lettori desiderosi di testi specialistici e nient’affatto intimoriti da quei suoi libri dall’aspetto austero, in cartonato verde-marrone. Vi erano inoltre i saggi-inchiesta sugli aspetti meno esplorati del mondo economico, l’edilizia, lo sviluppo del Mezzogiorno e del Nord-Est. La politologia era uno dei suoi interessi più forti: così, ecco il successo di La costruzione mediatica dell’Europa di Carlo Merletti e Jean Mouchon, indagine sull’immagine dell’Europa costruita in vari paesi dai mass media. La sua affermazione Angeli la conosce ancora una volta, però, quando conquista con i suoi volumi la cittadella delle scienze sociali, della psicologia, della psicoanalisi. Si afferma come editore d’avanguardia, fa uscire libri innovativi, come quelli di Gustavo Pietropolli Charmet dedicati agli adolescenti e alle turbe nel rapporto con genitori, amici, compagni, maestri. A queste opere si aggiungono, è un altro esempio, le ricognizioni sulla psicoanalisi di Paul Ricoeur o di Matte Blanco. Il territorio dell’editrice si estende quindi alle comunicazioni di massa, alla pedagogia, alla filosofia e alla storia. Uno degli ultimi successi è il volume di Paul Zane Pilzer Come costruirsi una fortuna nel prossimo business da 1.000 miliardi di dollari. Il dinamico editore capace di cogliere ancora una volta il segno dei tempi si rivolgeva ai fatturati dell’industria del benessere» (’La Stampa” 5/11/2007).