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 2006  febbraio 10 Venerdì calendario

A Sonthofen, cittadina della Germania del Sud, nel 1945 c’erano tre scuole: la scuola 2 ”Marca di Brandeburgo”, la scuola 8 ”Baviera Superiore” e la scuola 3 ”Heiligdamm”

A Sonthofen, cittadina della Germania del Sud, nel 1945 c’erano tre scuole: la scuola 2 ”Marca di Brandeburgo”, la scuola 8 ”Baviera Superiore” e la scuola 3 ”Heiligdamm”. A quell’epoca la situazione di guerra era drammatica e, sulla carta geografica appesa in classe, gli studenti dovevano costantemente spostare indietro le bandierine naziste. Il confine occidentale andava da Strasburgo alla foce dello Schelda. La città di Aquisgrana (Aachen) era già caduta, mentre sul fronte orientale la Romania e la Bulgaria erano perdute e l’Armata Rossa aveva liberato Belgrado. Le parole di Hitler erano sempre le stesse: voleva convincere la gente che il 1945 sarebbe stato «l’anno che avrebbe segnato la svolta storica» e alla fine ci sarebbe stata «una gloriosa ed unica vittoria nella storia della Germania». Theo Sommer e i suoi compagni credevano a queste parole, nonostante i bombardamenti notturni e gli attacchi ai vagoni del treno nel tragitto casa-scuola. Un giorno, all’inizio di gennaio 1945, ricevettero la notizia dell’offensiva angloamericana delle Ardenne mentre sul fronte orientale il maresciallo Konev e il maresciallo Zukov avevano sferrato un pesantissimo attacco. Era l’inizio della grande battaglia finale, tanto evocata dal Führer. La vita dei ragazzi come Theo Sommer cambiò improvvisamente: dovettero lasciare la scuola e andare in fabbrica a prendere il posto degli adulti nella catena di montaggio dei missili V2 (quelli che avevano terrorizzato Londra) e dei caccia a reazione Me 262. Nel frattempo le città tedesche cadevano una dopo l’altra. Per i caccia a reazione Me 262 mancava la benzina. Da gennaio a maggio 1945 le bombe alleate fecero 130.000 vittime. Theo Sommer ricorda ancora oggi il bombardamento di Dresda avvenuto il 13 febbraio 1945. La città era sovraffollata di profughi in fuga. Ad aprile Theo, assieme a due compagni di scuola, ricevette l’incarico di recarsi a Berlino in un ufficio delle SS per ritirare i piani di un’operazione speciale, incarico che non portò a termine, poiché la ferrovia era sempre bombardata. Fra tante difficoltà riuscì a tornare a Sonthofen. Da qui ricevette l’ordine di partecipare alla difesa di Ulm. Era il 22 aprile 1945 quando dovette partire assieme a 200 uomini, tutti in bicicletta. Il compito di Theo era di chiudere la fila e controllare che nessun uomo rimanesse per strada. Il viaggio fu terribile, sotto i bombardamenti. Naturalmente Theo Sommer e i suoi compagni arrivarono in ritardo, la loro presenza fu inutile e fra non poche difficoltà si misero sulla via del ritorno. Un mese dopo, il 7 maggio, la Germania capitolò. Il giorno dopo Theo si presentò nella medesima fabbrica dove aveva lavorato nei mesi precedenti, con la differenza che ora non vi si producevano più dispositivi per i caccia a reazione, ma sistemi d’irrigazione. Gli fu consegnato il tesserino di lavoro il 5 giugno 1945, cinque giorni prima di compiere 15 anni. Meditò a lungo sul fatto se fosse meglio cambiar nome. Alla fine decise di mantenere il vecchio: aveva appena 15 anni e la sua nuova vita era appena cominciata.