MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2006, 9 febbraio 2006
Ma che cos’è esattamente il venture capital? Grosso modo potrebbe esser definito ”capitale di rischio”, messo a disposizione di un’impresa che produce prodotti o servizi innovativi, ossia originali, nuovi, difficilmente imitabili e spesso audaci, che coprirebbero ”buchi” o bisogni del mercato
Ma che cos’è esattamente il venture capital? Grosso modo potrebbe esser definito ”capitale di rischio”, messo a disposizione di un’impresa che produce prodotti o servizi innovativi, ossia originali, nuovi, difficilmente imitabili e spesso audaci, che coprirebbero ”buchi” o bisogni del mercato. Per fare un esempio concreto: un laboratorio potrebbe scoprire un gene che provoca l’invecchiamento e tentare di inibirlo per aumentare la durata della vita umana. L’idea potrebbe essere brillante, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il piccolo laboratorio, infatti, non ha certo i fondi per una ricerca così impegnativa. Ecco che entra in scena il venture capitalist, ossia la persona che, annusata la bontà dell’idea, decide di mettere i soldi e di investire sulla ricerca, che però potrebbe rivelarsi un fiasco. L’Italia, almeno per adesso, non è molto abituata a ragionare in questi termini. Anche perché investitori ”a rischio” non ci si può improvvisare: occorre non soltanto istinto, ma cultura e conoscenza di tecnologie e mercati.