MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2006, 9 febbraio 2006
Spiegare in poche parole che cosa sia la reazione a catena della polimerasi (in inglese: Polymerase chain reaction), comunemente nota con l’acronimo Pcr, non è facile
Spiegare in poche parole che cosa sia la reazione a catena della polimerasi (in inglese: Polymerase chain reaction), comunemente nota con l’acronimo Pcr, non è facile. La Pcr è una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione (amplificazione) di frammenti di acidi nucleici, dei quali si conoscano le sequenze nucleotidiche iniziali e terminali. L’amplificazione mediante Pcr consente di ottenere in vitro molto rapidamente la quantità di materiale genetico necessaria per le successive applicazioni. La Pcr, in pratica, ricostruisce in vitro uno specifico passaggio della riproduzione cellulare: la ricostituzione (sintesi) di un segmento di Dna ”completo” (a doppia elica) a partire da un filamento a singola elica. Il filamento mancante è ricostruito a partire da una serie di nucleotidi (i ”mattoni” elementari che costituiscono gli acidi nucleici), che vengono disposti nella corretta sequenza, complementare a quella del Dna interessato. I campi di applicazione sono enormi. La tecnica si usa in medicina per la diagnostica microbiologica o per l’evidenziazione di cellule tumorali, in tumori liquidi, quando esse sono troppo poche per essere evidenziate da altre metodiche (malattia minima residua). Estremamente utile è l’uso della Pcr in medicina legale (i protagonisti di Csi l’adoperano molto spesso!). In biologia, la Pcr semplifica le analisi di paleontologia e di antropologia molecolare: il Dna dei dinosauri di Jurassick Park sarebbe stato ricostruito con questa tecnica.