Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 09 Giovedì calendario

Psichiatra, psicanalista ma anche etologo di fama mondiale, Boris Cyrulnik ha studiato a fondo la resilienza, cioè la capacità delle persone (e in particolare dei bambini) di reagire e ricostruirsi dopo una profonda ferita o un trauma

Psichiatra, psicanalista ma anche etologo di fama mondiale, Boris Cyrulnik ha studiato a fondo la resilienza, cioè la capacità delle persone (e in particolare dei bambini) di reagire e ricostruirsi dopo una profonda ferita o un trauma. Ed è così arrivato anche a sostenere che gli animali, per l’affetto che gli si porta, siano un fattore di equilibrio all’interno della famiglia. «In molte culture gli animali sono perfino assimilabili alle strutture parentali», dice lui. «Alcuni indios del Sudamerica li considerano ”piccoli fratelli” e gli riconoscono il diritto alla sepoltura, come in certi casi accade anche da noi». Si potrebbe andare ancora più in là, visto che si ha l’impressione che spesso arrivino a rimpiazzare i figli... Solo in casi eccezionali. Gli studi dimostrano che la maggior parte di cani e gatti non sono dei sostituti dei bambini e vivono in famiglie che hanno più di un figlio. La loro presenza significa: ”Noi amiamo la vita sotto tutte le forme”. Non sta nascendo una sensibilità esagerata nei loro confronti?  un luogo comune. Gli animali hanno una funzione affettiva nell’equilibrio familiare. Quando muore un cane, in famiglia si smette di parlare e si ricomincia solo quando ne arriva in casa un altro. Molti padroni sono pronti a spendere delle fortune per il loro animale... Posso raccontare un episodio emblematico. Uno dei miei amici oftalmologi che lavora in una città del Sud della Francia, ha un fratello veterinario. A una signora che si era fatta visitare per una cataratta, aveva consigliato un’operazione che lei ha rifiutato. Ed ecco che il fratello veterinario gli chiede consiglio per un cane ammalato di cataratta che la sua padrona voleva fare operare. Qual è stata la sua sorpresa quando ha visto entrare nella clinica veterinaria col cane la stessa signora che aveva rifiutato l’operazione per se stessa, ma che ora la voleva per il suo cane. Alcuni fanno quindi un transfert, un pò come con i bambini. Si dà agli animali, come ai bambini, quello di cui ci si priverebbe per se stessi. Ma è più facile amare un animale di un essere umano? L’animale non parla ed è sotto il nostro controllo. Così con lui stabiliamo quell’intesa perfetta, che manca con gli altri esseri umani dotati di intelletto indipendente e spirito di contraddizione. C’è un nesso tra il tipo di animale scelto e il suo padrone? I cani, per fare un esempio, rispecchiano la mentalità del proprietario: il levriero simbolizza lo spirito aristocratico, il pastore tedesco la lealtà, la forza, il bulldog un’indole rissosa. C’è chi porterebbe al guinzaglio una iena per mostrare il proprio senso di emarginazione sociale. Gli animali sono delle spugne affettive che sentono quello che succede dentro di noi e lo manifestano, gli si fa dire quello che c’è in fondo alla nostra anima. In un certo senso sono i nostri portavoce. Dei gatti cosa possiamo dire? Sono i padroni del mondo. C’è chi sostiene quasi seriamente che siano in grado di spingere gli uomini a costruire appartamenti con termosifoni sui quali loro possano accoccolarsi comodamente. Gli uccelli invece ricevono un’impronta quasi biologica dai loro padroni, tanto che in loro assenza, se lasciati per un breve periodo a un vicino, spesso si lasciano morire. Come sono cambiati gli animali domestici a contatto con l’uomo? Non c’è dubbio che si siano umanizzati e si siano adattati al nostro modo di essere. Non hanno più la stessa biologia. Ma in qualche modo, con i mutamenti dell’ecologia, anche gli animali selvaggi in realtà non lo sono più. come se anche loro avessero acquisito caratteristiche umane, con tanto di problemi mentali!