Filippo Ceccarelli, ཿla Repubblica 13/5/05, 8 febbraio 2006
Culto. «Gianfranco e Stefania, detta ”Stefi”, pagano con gli interessi il culto della bellezza, la risorsa dell’intimità mirata, l’idolatria dell’immagine
Culto. «Gianfranco e Stefania, detta ”Stefi”, pagano con gli interessi il culto della bellezza, la risorsa dell’intimità mirata, l’idolatria dell’immagine. Lui che offre il giubbottino di moda alla tribuna Vip, la muta da sub, le auto d’epoca; lui che taglia con una spada la maxi-torta con Peppino di Capri al decennale di An; lei che vince Miss Parlamento, partecipa a Miss Italia, descrive ai giornalisti quel che c’è sul suo comodino da notte (’Madonnina fosforescente, cleenex, pastiglie di Saridon, pomata per i dolori muscolari”) e nelle interviste le scappano frasi tipo: ” notorio che ho una camminata poco elegante”».