MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2006, 8 febbraio 2006
Non esistono prove certe dell’efficacia di qualsiasi tipo di intervento - convenzionale o meno - per curare o prevenire i postumi di una sbornia
Non esistono prove certe dell’efficacia di qualsiasi tipo di intervento - convenzionale o meno - per curare o prevenire i postumi di una sbornia. Lo sostiene uno studio di ricercatori britannici e olandesi pubblicato sulla rivista ”British Medical Journal”. I ricercatori hanno trovato otto studi clinici di otto differenti agenti: propranololo (farmaco betabloccante), tropisetrone (per la nausea e le vertigini), acido tolfenamico (antidolorifico), fruttosio o glucosio, e alcuni supplementi alimentari: borragine, carciofini, fichi d’India, e un preparato a base di lievito. La maggior parte di questi rimedi non riportava alcun effetto benefico contro i postumi dell’alcol, anche se per la borragine, l’acido tolfenamico e il preparato di lievito esistono effettivamente alcuni dati incoraggianti. Affermano gli autori della ricerca: «Le nostre scoperte non mostrano alcuna prova certa che suggerisca che questi interventi siano efficaci per curare o prevenire gli effetti post-sbornia». Il miglior modo per evitare i sintomi, dunque, sembrerebbe astenersi o moderarsi nel bere alcolici d’ogni tipo.