Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 08 Mercoledì calendario

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, associata a un aumento della sensibilità delle vie respiratorie a determinati stimoli che, nel soggetto non predisposto, di solito non scatenano problemi

L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, associata a un aumento della sensibilità delle vie respiratorie a determinati stimoli che, nel soggetto non predisposto, di solito non scatenano problemi. La malattia, secondo le ultime statistiche, è particolarmente in aumento soprattutto nei paesi industrializzati: causa prima, il peggioramento delle condizioni ambientali. Si stima inoltre che ci sia nei giovani una particolare prevalenza, che può arrivare oltre il 30 per cento. Il futuro per chi soffre d’asma può comunque essere considerato abbastanza roseo. Gli inibitori dei leucotrieni (sono antinfiammatori specifici), fino a oggi relegati a un ruolo marginale, assumono una precisa indicazione nel trattamento dell’asma lieve o da sforzo. Inoltre, la scoperta di una nuova molecola cortisonica (il cicloesonide) permetterà di ridurre gli effetti collaterali indotti dalla terapia a lungo termine, presentando una maggior efficacia. Per l’asma allergica si utilizzeranno presto inibitori delle Ige (immunoglobuline, cioè sostanze che innescano la cascata dei fenomeni infiammatori), che dovrebbero controllare la patologia con due sole somministrazioni l’anno. Purtroppo, la complessità di formulazione di questi farmaci implica un costo elevatissimo, che per ora ne impedisce la distribuzione su scala industriale. Tuttavia, l’affinamento delle metodiche chimiche farmaceutiche riuscirà a rendere il farmaco alla portata di tutti. In attesa di tempi migliori, però, è importante - ai primi sintomi della malattia - rivolgersi al medico. Dottor Carlo Cattaneo, pneumologo presso l’Asl di Pavia