MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2006, 8 febbraio 2006
Anche se gli astronomi ne sospettavano l’esistenza, finora la fortissima luminosità della Stella Polare ne aveva impedito l’osservazione
Anche se gli astronomi ne sospettavano l’esistenza, finora la fortissima luminosità della Stella Polare ne aveva impedito l’osservazione. C’è così voluta la sensibilità dell’infaticabile telescopio spaziale Hubble per individuare Polaris AB, una piccola stella nana dalla debole luce, che costituisce ora con la celebre Polaris A e la prima compagna (scoperta nel 1780) Polaris B, un vero e proprio sistema di tre stelle lontano 431 anni luce dalla Terra. Come si diceva, i movimenti delle due stelle conosciute avevano fatto intuire la presenza di un terzo corpo celeste, che però è stato possibile rilevare soltanto con uno strumento sofisticato come Hubble. Attraverso lo studio delle misurazioni, si cercherà ora di scoprire quanto più possibile su Polaris AB per poi arrivare a trarre conclusioni più attendibili sull’astro maggiore, da cui dista ”solo” 3,2 miliardi di chilometri, in termini celesti una distanza considerata molto ridotta.