7 febbraio 2006
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Dinoire Isabelle
• Nata nel 1967. La prima donna sottoposta a trapianto di faccia (nel 2005). «[...] è stata sbranata dal suo cane il 27 maggio e operata il 27 novembre. Le circostanze dell’incidente sono state oggetto di polemiche (s’è parlato di un tentativo di suicidio) e la donna ha dato la sua versione: ”Dopo giorni molto difficili e con molte preoccupazioni personali, ho preso delle medicine per dimenticare. Poi ho avuto un malessere e sono svenuta. Al risveglio ho cercato di accendere una sigaretta e non capivo perché non riuscissi a tenerla fra le labbra. Ho visto la pozza di sangue e la cagna vicino a me. Sono andata a guardarmi allo specchio: non potevo credere a quel che vedevo, soprattutto perché non avevo male”. Poi il calvario in ospedale: difficoltà a parlare, quasi impossibilità a mangiare cose solide. ”Il progetto di un trapianto mi ha dato coraggio”. Vivere in quello stato, subire lo sguardo e i commenti dei passanti, coprirsi il volto per nascondere il proprio aspetto è stato duro, ammette. ”Dal giorno dell’operazione ho un viso, come tutti. Adesso posso aprire la bocca e mangiare. [...]” [...]» (Giampiero Martinotti, ”la Repubblica” 7/2/2006). «[...] Ricoverata in ospedale, sfigurata, Isabelle è rimasta un mese emezzo senza uscire dalla camera: ”Avevo paura dello sguardo degli altri. Non potevo mangiare normalmente, perché potevo aprire la bocca solo di tre millimetri. A forza di esercizi sono riuscita ad aprirla di 1,9 centimetri, poco prima dell’operazione”. Nessuna speranza dalla chirurgia plastica. Una maschera la soluzione. Più moderna, ma sempre maschera. [...] Il trapianto di Isabelle è stato effettuato insieme a Jean-Michel Dubernard, dell’ospedale Edouard Herriot di Lione, autore nel settembre ’99 del primo trapianto di mano al mondo. [...]» (Mario Pappagallo, ”Corriere della Sera” 7/2/2006).