Fonti varie, 7 febbraio 2006
Un sacerdote di Priverno (Latina), don Andrea Santoro, 58 anni, è stato ucciso a Trabzon (Trebisonda), in Turchia, domenica 5 febbraio
Un sacerdote di Priverno (Latina), don Andrea Santoro, 58 anni, è stato ucciso a Trabzon (Trebisonda), in Turchia, domenica 5 febbraio. Finita la messa nella chiesa di Santa Maria, sfollati i fedeli, è apparso all’improvviso un ragazzo di 16 anni, magro, giacca a righe, che gli ha esploso parecchi colpi di pistola (alla schiena). Il padre è morto subito. L’assassino, arrestato a poche ore dal delitto, si chiama Ohuzhan Akdil, ha detto di ammirare Alì Agca, e di non perdonare ai cristiani la pubblicazione delle vignette irridenti Maometto su quel giornale danese. Ha confessato di aver portato con sé, perché vedesse il delitto e capisse, anche il fratellino più piccolo di sei anni. Nonostante la confessione, l’assassinio potrebbe anche avere un movente diverso. Don Santoro, un instancabile tessitore di dialogo tra le varie confessioni, stava tentando di evitare una guerra tra bande, provocata dall’arrivo in Turchia di tante donne, aspiranti prostitute, provenienti da Ucraina e Moldava. La polizia pensa che Akdil sia stato accompagnato in chiesa da uno studente universitario di nome Husein, che avrebbe conosciuto nel Café Aktif, l’Internet Café più frequentato di Trabzon. Secondo il quotidiano Vatan, l’idea del delitto sarebbe maturata a casa di un amico hoja di Akdil che accusava don Andrea di fare proselitismo. Il ragazzo avrebbe deto a questi suoi amici più grandi: "Io lo posso uccidere". Ma l’avvocatessa che lo difende - e che i giornali definiscono "una bella bionda" - nega ogni collegamento con gruppi politici organizzati e ricorda che Akdim era in un cura psichiatrica da due anni. I poliziotti riferiscono che adesso l’assassino dice di essere andato in chiesa solo per spaventare don Santoro e di aver deciso di ammazzarlo solo all’ultimo momento e pensando che lui, se fosse rimasto ferito, ma vivo, lo avrebbe poi denunciato alla polizia. La madre di don Santoro far sapere di aver perdonato "con tutto il cuore" l’assassino del figlio.