Corriere della Sera, 04/02/2006 Pierluigi Battista, 4 febbraio 2006
Pierluigi Battista sul Corriere della Sera trova però che qualcosa di repellente nelle vignette c’è senz’altro: «Guardatelo l’arabo tratteggiato in quelle vignette: la linea somatica che induce al disgusto chi legge e osserva, il volto truce, lo sguardo malvagio, l’aspetto sordido, le barbe nere e sterminate (
Pierluigi Battista sul Corriere della Sera trova però che qualcosa di repellente nelle vignette c’è senz’altro: «Guardatelo l’arabo tratteggiato in quelle vignette: la linea somatica che induce al disgusto chi legge e osserva, il volto truce, lo sguardo malvagio, l’aspetto sordido, le barbe nere e sterminate (...) quei nasi malformati, quelle occhiate stereopitizzate, quelle sopracciglia selvatiche, dove le abbiamo già viste e dove continuiamo a vederle? Coincidenza vuole che sia in questi giorni in libreria una rilettura antologica della Difesa della razza (1938-1943). Ecco in queste pagine l’’Eterno Ebreo” maltrattato nelle copertine, nelle illustrazioni, nelle fotografie pubblicate in quel ricettacolo del razzismo italiano: con il naso adunco, gli occhi ”libidinosi”, l’’espressione rapace”, i tratti ”avidi”, la fisionomia ”depravata” (...) Le vignette anti-islamiche sono stilisticamente così diverse? Difendere i vignettisti dalla fatwa deve forse impedirci di cogliere la presenza inquinante di un’estetica del disprezzo?»