Edmondo Berselli, ཿla Repubblica 2/4/2005, 2 aprile 2005
Fortuna. "La sua fortuna, ha detto Navarro-Valls, è consistita nel trovare un Papa che veniva dalla Polonia, da un contesto senza opinione pubblica, ”perché ciò che veniva pubblicato non veniva creduto”; e che quindi ha concepito quasi come un dovere storico scrivere, pubblicare, sottomettersi al giudizio della critica
Fortuna. "La sua fortuna, ha detto Navarro-Valls, è consistita nel trovare un Papa che veniva dalla Polonia, da un contesto senza opinione pubblica, ”perché ciò che veniva pubblicato non veniva creduto”; e che quindi ha concepito quasi come un dovere storico scrivere, pubblicare, sottomettersi al giudizio della critica. E, naturalmente, offrire tutto se stesso ai media, come simbolo e come persona. Navarro-Valls ha preso alla lettera quel modo di inserirsi nel circuito dei media. Si è formato la convinzione che nascondere la verità non serve a nulla, anzi è controproducente in quanto alimenta dicerie e induce distorsioni. Che occorre ”coerenza nel linguaggio, rigore, verità”. Qualche tempo fa, allorché il morbo di Parkinson aveva preso a manifestarsi in tutta la sua inesorabile insidia, si era rivolto a Giovanni Paolo II con la trepidazione che il caso richiedeva: ”Santo Padre...”. Un momento di esitazione, prima di informare il pontefice che avrebbe potuto chiedere alle principali reti televisive di inquadrarlo solo attraverso una certa inquadratura, nascondendo così gli effetti della malattia. Il Papa aveva rifiutato con nettezza. Tutto, mostrare tutto, dire tutto, non nascondere niente. E dire tutto è diventata una delle risorse più raffinate di Navarro-Valls. Dire tutto significa consegnare con naturalezza all’informazione di tutto il mondo la notizia traumatica che ”il Papa ha un tumore al colon, va a ricoverarsi e verrà operato domattina alle sei”. Oppure: ”Il pontefice è caduto nel bagno e si è fratturato il femore”, per poi mostrare in sala stampa con altrettanta naturalezza la radiografia della protesi applicata dai chirurghi. Dire tutto è una tecnica sofisticata e difficile. Il secolare benevolo cinismo della curia aveva inventato agudezas scettiche come quella secondo cui i papi godono di una salute eccellente fino al giorno dopo la loro morte. Il ”dottor Navarro”, come lo chiamava Wojtyla nelle frequenti conversazioni in italiano a cena, ha infranto questi protocolli. è giunto a parlare con estrema naturalezza della malattia ”di origine extrapiramidale” del Papa, facendo capire in chiave tecnica che Giovanni Paolo II soffriva del morbo di Parkinson, senza che nessuno avesse mai accennato prima a questa diagnosi. Provocò uno scandalo nella gerarchia, dissolto da una schietta risata del Papa".