Claudio Magris, ཿCorriere della Sera 2/4/2005, 2 aprile 2005
Risoluto. "Risoluto ed efficace nel combattere il comunismo. Giovanni Paolo II ha assistito a una progressiva scristianizzazione del mondo, di cui il capitalismo - una delle forze più rivoluzionarie e sradicanti della storia - è oggettivamente lo strumento, con la sua travolgente trasformazione della terra, della civiltà tradizionale e dei suoi valori
Risoluto. "Risoluto ed efficace nel combattere il comunismo. Giovanni Paolo II ha assistito a una progressiva scristianizzazione del mondo, di cui il capitalismo - una delle forze più rivoluzionarie e sradicanti della storia - è oggettivamente lo strumento, con la sua travolgente trasformazione della terra, della civiltà tradizionale e dei suoi valori. Per la prima volta dopo venti secoli, il Cristianesimo potrebbe essere assorbito e dissolto, volatilizzato, eliminato come le macerie da una ruspa. Questa consapevolezza ha gettato un’ombra di drammaticità dolente, quasi un senso d’impotenza, sul pontificato pur energico e trionfale di Giovanni Paolo II e ha dettato iniziative politiche contraddittorie, colpi a destra e a sinistra, apertura a Castro e appoggio a Tudjman, un anticapitalismo sferzante ma vago e dunque retorico, mosse infelici come l’iniziale simpatia verso la disgregazione della Iugoslavia presto foriera di tanto sangue e magnanime difese dell’umanità, mobilitazioni quasi demagogiche e sofferte testimonianze di altissimi valori che hanno aiutato credenti e non credenti a resistere agli idoli, ingerenze politiche indebite e regressioni a un invadente clericalismo per altri versi a lui estraneo, beatificazioni all’ingrosso e spettacolarità devozionali - come a Fatima - simili a karaoke, buone a riempire per qualche giorno le piazze ma non le chiese nella realtà quotidiana" (Claudio Magris).