Filippo Ceccarelli, la Repubblica 1/2/2006, 1 febbraio 2006
Il tribunale di Arezzo ha messo all’asta la villa Wanda di Licio Gelli, 87 anni, condannato nel processo sul crack ambrosiano e obbligato adesso a pagare le spese processuali
Il tribunale di Arezzo ha messo all’asta la villa Wanda di Licio Gelli, 87 anni, condannato nel processo sul crack ambrosiano e obbligato adesso a pagare le spese processuali. "Notevole, immersa tra i boschi del colle di Santa Maria delle Grazie, in una delle campagne più belle d’Italia, una trentina di stanze, sale e saloni su tre piani, ampie terrazze con capaci e fatali fioriere, tre ettari di parco, campo da tennis, piscina, una cappella consacrata, statue di dee e di putti a rallegrare i viali" (Ceccarelli). Perquisita almeno 40 volte. "In una delle ultime, la più cinematografica, compiuta nella primavera del 1998 con l’indispensabile sussidio dei vigili del fuoco dotati di apparecchiature sfonda-pareti, metal-detector, strumenti geofonici e radaristici, venne scoperta una prevedibile stanza-bunker". Una settimana dopo uscirono fuori 150 chili d’oro in lingotti, per un valore di tre miliardi, nascosti negli orci di terracotta sotto i gerani, le rose e le begonie. Gelli comprò la villa dagli imprenditori del marchio Lebole, da lui aiutati. Villa Wanda da Wanda Vannacci, sua amatissima moglie.