Varie, 3 febbraio 2006
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SHEARER Moira (Moira King) Dunfermline (Gran Bretagna) 26 gennaio 1926, Oxford (Gran Bretagna) 2 febbraio 2006
SHEARER Moira (Moira King) Dunfermline (Gran Bretagna) 26 gennaio 1926, Oxford (Gran Bretagna) 2 febbraio 2006. Ballerina. Attrice. Interprete di Scarpette rosse (1948), il più celebre film sul balletto mai fatto. Stella della danza classica britannica, Moira Shearer era entrata nel Royal Ballet di Londra nel 1942, a 16 anni. Ma sarebbe diventata celebre in tutto il mondo interpretando Scarpette rosse, storico film diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger, un melodramma su una ragazza posseduta dal demone della danza che la spinge fino alla tragedia. La sua carriera al cinema fu però limitata a pochi altri film, I racconti di Hoffman, sempre di Powell e Pressburger, Storia di tre amori di Vincente Minnelli (1953), L’occhio che uccide (1959) di Powell. «[...] Una ballerina per molti versi ”classica” secondo la migliore tradizione del balletto appunto ”classico”, che riuscì tuttavia a imporre un proprio stile, con la sua grazia squisita e il suo tocco delicato, e la vide interprete magnifica di Giselle, del Lago dei cigni, di Coppelia, della Bella addormentata e di tanti altri balletti famosi. [...] A sei anni già si esibiva come ballerina, a quindici esordiva come professionista con l’International Ballet e a sedici entrò a far parte del famosissimo Sadler’s Wells. Una carriera per molti aspetti fulminante, che si consolidò negli anni della seconda guerra mondiale. Poi ci fu anche il cinema che la fece conoscere in tutto il mondo. Nel 1948 esordì sullo schermo con Scarpette rosse di Michael Powell ed Emeric Pressburger, al fianco di un attore interessante e innovativo come Anton Walbrook. E fu questo film geniale, affascinante, spettacolarmente ibrido, che alternava il dramma alla commedia, una vicenda sentimentale a una storia d’ascesa sociale e artistica, ricco di scene di balletto ma anche di sequenze narrativamente corpose, a fare di Moira Shearer quasi una ”diva”. Nel senso che il successo che il film incontrò e la critica favorevole che l’accompagnò in patria e all’estero, fecero di Scarpette rosse e della sua interprete un caso, in un momento in cui il cinema inglese cominciava a riaffacciarsi sul mercato mondiale. Questo successo si replicò, almeno in parte, col successivo I racconti di Hoffmann (1951), sempre di Powell e Pressburger, in cui l’attrice-ballerina interpretava i balletti del grande coreografo Frederick Ashton, il quale creò per lei anche un balletto per Storia di tre amori (1953), un film a episodi in cui la Shearer interpretò quello diretto da Gottfried Reinhardt. Ma come attrice in senso stretto, le sue apparizioni cinematografiche, in tutto soltanto sei, non brillarono per particolari doti espressive. In L’uomo che amava le rosse (1955) di Harold French si esibì nella sequenza della danza della Bella addormentata; in L’occhio che uccide (1960), una delle più intense e inquietanti opere di Michael Powell, fu Vivian, la seconda vittima del protagonista, un maniaco omicida. Infine in Un, deux, trois, quatre (1960) di Terence Young, il suo ultimo film, interpretò splendidamente il personaggio di Rossana nel balletto Cyrano de Bergerac di Roland Petit» (Gianni Rondolino, ”la Repubblica” 3/2/2006).