3 febbraio 2006
Tags : Walter. Burkert
Burkert Walter
• Nato a Neuendettelsau (Germania) il 2 febbraio 1931. «[...] uno dei maggiori conoscitori contemporanei dell’antichità [...] che ha meritato fra l’altro nel 1990 il premio Balzan ”per la sua profonda conoscenza degli aspetti antropologici, etologici e psicologici della religione” [...] A lungo insegnante presso l’università di Zurigo, Burkert è particolarmente noto per i suoi studi sui rapporti fra le antiche civiltà della Grecia e dell’Egeo e le civiltà orientali, cui si aggiungono le ricerche che ha dedicato agli influssi provenienti dall’Oriente nella formazione delle basi culturali del mondo antico greco-latino, dunque dell’Europa moderna. In particolare, fra i suoi testi più famosi vanno ricordati Homo Necans. Antropologia del sacrificio cruento nella Grecia antica (tradotto in Italia nel 1981 per Bollati Boringhieri) e Antichi culti misterici (uscito per i tipi di Laterza nel 1991). Grazie a una formazione che abbraccia al tempo stesso la filologia classica, la storia e la filosofia, Burkert analizza i rituali, e così pure i miti, da una prospettiva strutturalista: il che non gli impedisce di consegnare loro una prospettiva storica, e di vederli come un racconto tradizionale in costante evoluzione nel tempo. Ciò che conferisce a un mito il suo carattere specifico è l’uso che se ne fa: al mito ci si riferisce per metterne in luce le valenze che riguardano i valori propri a una collettività. In questo contesto, non è sorprendente che fra gli studi di Burkert occupino un posto di rilievo anche le ricerche dedicate a Omero, alla tradizione orale e alla formazione dell’epica greca arcaica, così come è giunta fino a noi: a questo proposito, un volume di scritti intitolato Homerica è stato pubblicato in Germania nel 2001 per le cure del direttore dell’Istituto Svizzero di Roma, Christoph Riedweg [...]» (Franco Montanari, ”il manifesto” 2/2/2006).