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 2006  febbraio 01 Mercoledì calendario

31 gennaio 2006. Cristen Juste, direttore del Jyllands-Poste, ha scritto una lettera aperta agli islamici di tutto il mondo, in cui si scusa per aver offeso i loro sentimenti, ma riafferma il proprio diritto a pubblicare quello che vuole

31 gennaio 2006. Cristen Juste, direttore del Jyllands-Poste, ha scritto una lettera aperta agli islamici di tutto il mondo, in cui si scusa per aver offeso i loro sentimenti, ma riafferma il proprio diritto a pubblicare quello che vuole. Secondo la Stampa la vignetta che ha suscitato più scandalo è quella in cui il turbante di Maometto raffigura una bomba. Le redazioni di Copenhagen e di Arhus del quotidiano sono state sgombrate. Lunedì 30 gennaio le brigate Al Yassir hanno occupato la sede dell’Unione Europea a Gaza intimando a tutti gli scandinavi di abbandonate il territorio entro le 18 di mercoledì. Fuori la folla bruciava la bandiera danese, manifestazione che si è riprodotta in molte città arabe. Iraq e Iran hanno convocato gli ambasciatori danesi, la Libia ha chiuso l’ambasciata, il premier iracheno al Jaafari pretende le scuse del governo danese. In Occidente hanno definito ignobili le caricature sia gli svedesi che Bill Clinton (in questo momento in Qatar). Il ritiro dei latticini dagli scaffali dei negozi Arla (svedese danese) sta facendo perdere alla società un milione di euro al giorno. Danesi e norvegesi hanno esortato i loro connazionali ad abbandonare i paesi arabi, il ministro degli Esteri svedese Laila Freivald s’è messa in contatto con i rappresentanti di Fatah (cui appartiene Al Yassir) spiegando che la Svezia non c’entra niente. Un sondaggio tra i danesi mostra che l’80 per cento non pensa debbano essere presentate scuse a nessuno,