Stefania Maurizi, Tuttoscienze 1/2/2006, 1 febbraio 2006
Benoit Mandelbrot, alla domanda di spiegare i frattali a un profano, risponde: "Direi di immaginare un uomo primitivo: quante forme regolari vedrebbe? Pochissime: la luna piena, la pupilla degli occhi e alcuni tipi di bacche quasi perfettamente sferiche
Benoit Mandelbrot, alla domanda di spiegare i frattali a un profano, risponde: "Direi di immaginare un uomo primitivo: quante forme regolari vedrebbe? Pochissime: la luna piena, la pupilla degli occhi e alcuni tipi di bacche quasi perfettamente sferiche. Tutto il resto in natura è irregolare, perché le montagne non sono coni, le nuvole non sono sfere e il corso dei fiumi non è una linea retta. Eppure l’uomo ha cominciato prestissimo a ridurre il mondo a cerchi, sfere e a forme regolari, perché l’irregolarità è difficile da capire, mentre la regolarità è semplice e l’umanità ha sempre voluto trovare un ordine in questo grande disordine che è il mondo". Vuole studiare a ogni costo le irregolarità della finanza: "Gli andamenti reali dei prezzi nei mercati finanziari non variano con regolarità, ma vanno su e giù continuamente. Su fino alle 2 di oggi e poi domani giù dedl 20 o anche del 90% perché improvvisamente è successo qualcosa. Quella classica è la geometria del regolare, del liscio e dell’arrotondato, mentre la mia è una geometria dell’irregolarità, del bucherellato, del contorto, dello scabro. (...) Il mio modello frattale della variazione dei prezzi include una serie di dati che, ritengo, sono molto più realistici di quelli usati comunemente dagli economisti"