Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 02 Giovedì calendario

Forcieri Lorenzo

• Santo Stefano di Magra (La Spezia) 24 marzo 1949. Politico. Senatore ds • «Quelli più decisi sono i correntisti della Cassa di Risparmio della Spezia, una petizione ”a sostegno della candidatura” e oltre duecento firme di gente che in passato ha votato un po’ in tutti i modi ma ora, per forza, invoca una deroga per quello che l’aveva capita prima degli altri, anche nella Quercia, ”ci ha salvato dalle grinfie di Fiorani!”. [...] Chiaro che il senatore ds Lorenzo Forcieri si mostri stupito, ”e come facevo a immaginarmi una cosa simile? Non creda che l’abbia sollecitata, anche perché se fossi capace di tanto mi candiderei a premier” [...] il suo collegio è ”molto ambito”, e non è solo una questione di bellezza. La Spezia è un feudo diessino del quale lui [...] già sindaco di Sarzana, è stato senatore per quattro legislature dal ’92. I fax che lo sostengono elencano una quantità di meriti, la legge per l’istituzione del Parco nazionale delle Cinque Terre, l’impegno per le industrie e la riconversione dell’Arsenale, la nuova sede universitaria in collaborazione con Genova e Pisa, il progetto di un polo tecnologico. Ma [...] il fiore all’occhiello è proprio la contesa bancaria con il suo avversario di sempre, il senatore spezzino di Forza Italia Luigi Grillo, già responsabile del servizio fidi della Cassa di Risparmio della Spezia e all’epoca maggiore sponsor dell’operazione di Fiorani. ”Il senatore Forcieri ha intuito fin da subito i pericoli dell’operazione e l’ha fatta saltare”, scrivono i ”piccoli risparmiatori”. Lui alza le spalle: ”Era il 2004, certo non potevo sapere nulla di certo. C’era questo Fiorani che non conoscevo, sostenuto da Grillo. Vedevo casi come quello del Banco di Chiavari, l’autonomia perduta, i marchi locali distrutti, e tutto questo mi ha sempre dato l’impressione di un’idrovora per rastrellare denaro da portare alla casa madre”. [...] Lui racconta che papà Alfio, partigiano comunista, faceva l’operaio alla Fincantieri di Muggiano ”e mi diceva: come farai, ti ritroverai. Io ho cercato di lavorare bene, si vede che un po’ ci sono riuscito. E ora sono sereno”» (Gian Guido Vecchi, ”Corriere della Sera” 2/2/2006).