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 2005  marzo 01 Martedì calendario

I settant’anni del Monopoli, simbolo ludico del capitalismo selvaggio, La Stampa, martedì 1 marzo 2005 Negli Stati Uniti è ”Boardwalk”, in Francia ”Rue de la Paix”, in Germania ”Schlossallee” e in Inghilterra ”Mayfair”

I settant’anni del Monopoli, simbolo ludico del capitalismo selvaggio, La Stampa, martedì 1 marzo 2005 Negli Stati Uniti è ”Boardwalk”, in Francia ”Rue de la Paix”, in Germania ”Schlossallee” e in Inghilterra ”Mayfair”. è la casella viola, Parco della Vittoria, l’ultima del tabellone, supremo simbolo della riuscita sociale. Se riesci a costruirci sopra un hotel, hai vinto. All’insegna della globalizzazione ante litteram e della fiducia nelle leggi di mercato, il Monopoli compie 70 anni: il simbolo ludico del capitalismo selvaggio è nato infatti negli Stati Uniti in piena Depressione e con il tempo è diventato una sicura cartina di tornasole dell’importanza degli accadimenti contemporanei. Nei momenti clou della storia mondiale non è mai mancato. Muovendo dalla versione base, intrisa di una sana, onesta laboriosità da selfmade man, con tanto di scalata sociale casella dopo casella, da ”Vicolo corto” a ”Viale dei Giardini”, ha fatto giocare mezzo miliardo di persone in 80 Paesi, non esitando a interpretare in chiave giocosa persino la caduta del Muro di Berlino. In realtà la prima idea del Monopoli era venuta al disoccupato Charles Darrow nel 1933. Una sera, seduto in cucina, mentre pensava agli anni prima della Depressione e alle ricche vacanze trascorse ad Atlantic City, incominciò a disegnare sul tavolo la mappa della cittadina, le strade, le piazze, le stazioni. A popolarla di hotel e case con i giardini. Presto le serate a casa Darrow a giocare al ”Gioco” diventarono molto popolari a Germantown, Pennsylvania, finché nel 1935 la Parker Brothers - dopo molta diffidenza iniziale - lo comprò e incominciò a distribuirlo in tutta America, salvandosi così dal fallimento e permettendo a famiglie duramente colpite dalla crisi di continuare a mimare con dadi e segnalini il sogno americano: «Vita, libertà e ricerca della proprietà» (si legge proprio così, nell’All american edition del 2002). Darrow è morto nel 1967, milionario, d’altronde il suo contratto con la Parker Brothers era ottimo: «Seguendo i principi del Monopoli - amava raccontare - non ho esitato a speculare». Nel 1970 Atlantic City gli ha dedicato una targa commemorativa, piazzata all’incrocio tra Boardwalk (Viale dei Giardini) e Park Place (Parco della Vittoria). Il suo gioco si è trasformato in un oggetto di culto, superato nelle vendite negli ultimi anni solo dal Trivial Pursuit: è stato usato durante la Seconda guerra mondiale per mandare agli aviatori americani tenuti prigionieri in Stalag Luft III (immortalati poi nel film La grande fuga) falsi passaporti, biglietti del treno, mappe e vero denaro mescolato a quello finto e così aiutarli a scappare. Tra i fan del gioco anche i protagonisti della famosa rapina al treno di Glasgow negli Anni 60 (bottino, 65 milioni di dollari): i componenti della banda si erano nascosti dopo il colpo in una fattoria nel Sud dell’Inghilterra, ingannando il tempo con una partita a soldi veri; il tabellone e i segnalini, zeppi di impronte digitali, furono uno degli elementi utilizzati dalla polizia per incastrare i colpevoli. Monopoli conta una versione Braille per ciechi, una junior con il faccione verde di Shrek e una dedicata al Signore degli Anelli. Nel 1992 è nato il suo contraltare ”Terzomondopoli”, inventato da un gruppo di volontari svizzeri. Invece del capitalista di Parco delle Vittorie, c’è il contadino del Perù con i suoi appezzamenti di terreno, che deve far fruttare con oculata scelta di colture e irrigazioni, tra difficoltà sociali e ambientali. I suoi dadi conoscono anche le disavventure giudiziarie dei politici nostrani. Una delle molte reincarnazioni «non autorizzate» è stata infatti nel 1992 proprio ”Tangentopoli”: 160 caselle, due categorie di giocatori ”Imprenditori” e ”Politici”, che combattono per essere votati in consiglio comunale oppure ottenere appalti, e l’ombra minacciosa del pm Di Sasso. Sempre del 1992 era il primo Monopoli europeo: ogni concorrente rappresentava un Paese Ue e la moneta corrente era ancora in Ecu. Quattro spazi guadagnati se si riesce «a far pervenire al mittente una spedizione in Italia», mentre si è eliminati se si «importa la soia Usa in Francia». Oggi naturalmente tutti i paesi Ue hanno sostituito la versione base con le monete nazionali con il ”Monopoli-euro”. Nel 1996 in Germania impazzava invece una versione nostalgica con le vie della nomenklatura rossa: vince chi arriva per primo a Wandlitz, il quartiere chic di Berlino Est. E durante il percorso, tra le arcate dello stabilimento di computer Robotron e le gigantografie in pietra di Karl Marx Stadt, bisogna per forza procurarsi una Trabant. La scorsa settimana, alla Fiera del Giocattolo di New York, in contemporanea con i festeggiamenti per il 70° compleanno, è stata lanciata una versione art-decò. Anche questa probabilmente darà origine a interminabili partite e accese liti familiari: a nessuno fa mai piacere l’accusa di aver preso più di 500 euro passando dal ”via”. Senza arrivare agli eccessi di Marc Cienkowski, 26 anni, da Bensalem, che durante una partita nel 1991 ha ucciso l’amico Michael Klucznik, 31 anni. «Non voleva lasciarmi il segnalino della candela», ha dichiarato alla Corte. Non gli hanno concesso le attenuanti. Raffaella Silipo