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 2005  febbraio 26 Sabato calendario

Il sadomaso al potere, Corriere della Sera, sabato 26 febbraio 2005 Una nera di mezza età dell’Alabama qualche decennio fa poteva, con sforzo - a Rosa Parks successe - diventare un’icona dei diritti civili

Il sadomaso al potere, Corriere della Sera, sabato 26 febbraio 2005 Una nera di mezza età dell’Alabama qualche decennio fa poteva, con sforzo - a Rosa Parks successe - diventare un’icona dei diritti civili. Una nera di 50 anni dell’Alabama nel 2005 è riuscita a diventare il primo segretario di Stato-icona sadomaso nella storia dell’Occidente. Con meno fatica, è probabile: di Condoleezza Rice gli ammiratori/ammiratrici - del personaggio, spesso, più che della sua politica - hanno sempre detto che era donna naturalmente assertiva, praticamente una dominatrice. E in effetti. Quando mercoledì è arrivata all’aeroporto militare di Wiesbaden, in Germania, tutta in nero, gonna stretta sopra il ginocchio, cappotto lungo avvitato con sette bottoni d’oro e, soprattutto, stivali con tacco alto e sottile, le truppe americane erano entusiaste; e il ”Washington Post” - un giornale importante, non un sito feticista - l’ha subito chiamata «Dominatrix». Una, i cui vestiti «parlano di sesso e potere».  una novità: le politiche potenti, in America e fuori, vestono serio, mai minaccioso e sexy. Nella capitale Usa imperversa da sempre lo stile dowdy washingtonian , da matrona noiosa, scarpe perbene, gonne coprenti, giacchette. «Un’estetica rassicurante» scriveva ieri la commentatrice di moda del ”Washington Post” Robin Givhan. Mentre «Rice sembrava pronta a parlare tosto, spaccare qualche testa e fare qualche evoluzione in aria alla Matrix, se necessario». Oltretutto un marine, presente all’evento, aveva notato come Condi fosse vestita tipo Keanu Reeves-Neo, proprio in Matrix. Anche Condi Rice, finora, era dowdy washingtonian, quasi sempre. Lo stesso ”Washington Post” , due settimane fa, mentre lei era in visita a Parigi, l’aveva presa in giro perché portava sempre le stesse scarpe, basse, scollate, con una specie di fiocco. Però. Però nel frattempo il personaggio-Condi è in continua evoluzione. Non è più ombrosa-nervosa-stressata, come le capitava quando era consigliere per la Sicurezza nazionale durante il primo mandato di George W. Bush. Nelle sue prime missioni da segretario di Stato appare carismatica, autoritaria, sicura di sé. E non solo perché è più navigata o perché ha un nuovo ruolo che fa piacere: da un po’ di tempo per lei è stata programmata una «offensiva dello charme»; studiata da una squadra di esperti in prestito dalla Casa Bianca; tra cui, il vispo vicedirettore delle Comunicazioni James Wilkinson (definito dai giornalisti «l’equivalente bushiano di un derviscio danzante» benché abbia fatto studi da impresario di pompe funebri). Obiettivo, diventare il volto (ora anche il resto) affascinante, colto e perfino intrigante dell’Amministrazione. Che piaccia anche nell’Europa poco pro-Bush, insomma in Francia e in Germania (Paese dove il fetish storicamente attrae molto, tra l’altro). Finora la charme offensive è andata abbastanza bene. A parte le critiche degli intellettuali francesi sul suo atteggiamento, minaccioso come i nuovi tacchi, sull’Iran. A parte gli sfottò sulla sua immagine di donna tosta: l’editorialista del ”New York Times” Maureen Dowd ha raccontato che a Parigi, all’Istituto di Scienze politiche, le domande degli studenti sono state prima vagliate e censurate dal Dipartimento di Stato; anche una, sull’impopolarità internazionale di Bush, di Benjamin Barnier, all’inizio indicato come il figlio del ministro degli Esteri Michel; poi risultato un omonimo. Poi ci sono stati incontri seri, in Europa e Medio Oriente. Poi c’è stato l’exploit di Wiesbaden, che verrà seguito e discusso più degli incontri seri. E già viene esaminato seriamente: «Quando una donna combina sesso e potere» scrive Givhan, «stereotipi ostinati fanno sì che il suo potere abbia solo carattere sessuale». Finora. Visto che si tratta della donna più potente del mondo, che ha «portato il suo intero sé sulla scena mondiale - e ciò include la sua sessualità. Non è troppo esplicita, né inappropriata. Se distrae dal resto, è solo perché è così rara». Quando Rice era piccola, i genitori le insegnavano ad «affrontare la società dei bianchi sul loro terreno». Ora lo fa anche sul terreno del fetish, magari funziona. Maria Laura Rodotà