Cecilia Zecchinelli, Corriere della Sera 31/1/2006, 31 gennaio 2006
30 gennaio 2006. Per via di dodici vignette che prendono di mira Maometto e il mondo arabo pubblicate sul giornale danese Jyllands-Posten, quotidiano della penisola dello Jutland, lo scorso 30 settembre 2005 e riprese ora da un’altra rivista di Oslo (Magasinet), Libia, Arabia e Giordania hanno ritirato gli ambasciatori in Danimarca ed è cominciato un vasto boicottaggio delle merci danesi, sollecitato da migliaia di e-mail e sms che partono da tutta l’area, dalla Mauritania al Pakistan
30 gennaio 2006. Per via di dodici vignette che prendono di mira Maometto e il mondo arabo pubblicate sul giornale danese Jyllands-Posten, quotidiano della penisola dello Jutland, lo scorso 30 settembre 2005 e riprese ora da un’altra rivista di Oslo (Magasinet), Libia, Arabia e Giordania hanno ritirato gli ambasciatori in Danimarca ed è cominciato un vasto boicottaggio delle merci danesi, sollecitato da migliaia di e-mail e sms che partono da tutta l’area, dalla Mauritania al Pakistan. Le aziende colpite, come il colosso caseario Arla, chiedono inziative diplomatiche che ricompongano la situazione. Il premier Fogh Rasmussen ha chiesto scusa, ma questo non è bastato. Un convoglio danese è stato assaltato a Bassora e un iracheno è morto, a Gaza le brigate Martiri di Al Aqsa hanno invitato i danesi a non entrare nella Striscia. In realtà la Danimarca li sta evacuando. La Ue ha messo in guardia i boicottatori: vi deferiremo al Wto. La Lega araba e la Conferenza Islamica hanno annunciato che ricorreranno all’Onu.