Melania Mazzucco, Il Sole 24 Ore 29/1/2006, 29 gennaio 2006
Erzsébet Báthory. "Il 29 dicembre 1610 György Thurzó, conte palatino di Ungheria, mandò i suoi uomini nel castello di Csejthe
Erzsébet Báthory. "Il 29 dicembre 1610 György Thurzó, conte palatino di Ungheria, mandò i suoi uomini nel castello di Csejthe. La contessa venne sorpresa mentre cenava. In una lettera, Thurzó affermò che era stato trovato un cadavere mutilato, una ragazza in agonia, una ragazza seviziata e ferita, muri insanguinati, cenere sui pavimenti per assorbire il sangue, atrumenti di tortura, e una ragazza affamata rinchiusa nella prigione. La contessa - definita dal conte palatino "quella donna demoniaca, quella donna maledetta" - fu arrestata. Fu istituito un tribunale. Un valletto e tre anziane serve della contessa furono interrogati e torturati: confessarono." (segue)