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 2005  febbraio 02 Mercoledì calendario

Psico-insicurezza al Cremlino: Putin ha licenziato le sue guardie del corpo anti-malocchio, La Stampa, mercoledì 2 febbraio 2005 Oltre al terrorismo ceceno, allo scontento sociale e ai complotti di potere, Vladimir Putin corre anche il rischio di venire colpito da una fattura

Psico-insicurezza al Cremlino: Putin ha licenziato le sue guardie del corpo anti-malocchio, La Stampa, mercoledì 2 febbraio 2005 Oltre al terrorismo ceceno, allo scontento sociale e ai complotti di potere, Vladimir Putin corre anche il rischio di venire colpito da una fattura. Il Presidente russo ha soppresso la cellula di «psicosicurezza» delle sue guardie del corpo. Ora nessuno lo protegge da macumbe, malocchi e sortilegi e chiunque può infilzare di spilli un pupazzetto di cera raffigurante il padrone del Cremlino o inviargli segnali telepatici malefici. Una tradizione che affonda nel passato e che ha visto avvicendarsi intorno al trono russo - che fosse occupato da zar o segretari generali del Pcus - guaritori e stregoni, dal sinistro Rasputin che accelerò la rovina dei Romanov all’eccentrica georgiana Dzhuna che alleviava gli acciacchi senili di Breznev. L’«ateismo scientifico» non impediva a serissimi generali del Kgb e scienziati spaziali di studiare aura, zombie e oroscopi in un mix di superstizione e high tech. La fede nel soprannaturale aumentava con il declino dell’impero, negli Anni 80 il generale dei servizi Firiaz Hanzeverov sovrintendeva alle ricerche di 20 laboratori. Ed è stato uno degli aggeggi prodotti lì a spingere Boris Eltsin a creare una sezione X-files della sua sicurezza, dopo che dietro la libreria era stata scovata un’antenna che, pare, emetteva radiazioni che influenzavano la psiche del capo di Stato. A dire il vero la mente di zar Boris era già abbondantemente offuscata dalla vodka e la sua guardia del corpo lo manipolava svitando il tappo. Ma c’erano anche «guardie dell’anima» che badavano a bottoni staccati e fazzoletti caduti di Eltsin: mani nemiche potevano usarli per una macumba. Precauzioni prese in totale serietà, testimonia Jurij Malinin, specialista di «psicotecnologie» del Kgb che monitorava guaritori e indovini nati nella terra di nessuno tra ideologia e fede del dopo Urss. La sua «operazione» più riuscita è stata impedire che due noti maghi televisivi andassero con le opposizioni al Cremlino. La struttura delle «guardie dell’anima» è stata però abolita da Vladimir Putin che, pur provenendo lui stesso dal Kgb, ha cancellato gli X-files bollandoli come «sciocchezze». Jurij Malinin è preoccupato che ora il Presidente non sia «abbastanza protetto» contro il malocchio sia tradizionale che ipertecnologico. Ma Putin ama definirsi pragmatico e razionale. E non ignora che i maghi hanno sempre portato sfortuna agli inquilini del Cremlino. Anna Zafesova