30 gennaio 2006
Andri Saraci, di anni 29, albanese, ucciso a pistolettate da Michelangelo Rizzi, 39 anni, titolare di negozio di macchine agricole e, a Cavalcaselle, di un altro negozio che tiene insieme al fratello
Andri Saraci, di anni 29, albanese, ucciso a pistolettate da Michelangelo Rizzi, 39 anni, titolare di negozio di macchine agricole e, a Cavalcaselle, di un altro negozio che tiene insieme al fratello. Sentiti abbaiare i quattro cani, Rizzi s’è alzato dal letto e ha visto due giovani che tentavano di aprire una finestra della sua villetta. Ha gridato: «Andatevene, se no prendo la pistola». E poiché, a suo dire, quelli non se ne andavano ha preso la pistola e gli ha sparato addosso. Quelli sono scappati. Rizzi s’è affacciato alla finestra e li ha visti che scavalcavano una recinzione. Ha quindi sparato altre undici volte, dice lui «in aria». Ha quindi chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato a duecento metri dalla villa il Saraci, morto per una ferita al fianco, da cui s’allargava una chiazza di sangue sulla neve. Le tracce del complice si perdevano a sei chilometri di distanza. La pistola era un H&K semiautomatica calibro 40. Rizzi è un esponente leghista. In Castelnuovo del Garda (Verona), la notte tra giovedì e venerdì scorsi.