Varie, 30 gennaio 2006
POLVERINI
POLVERINI Renata Roma 14 maggio 1962. Sindacalista. Politico. Dal 2010 presidente della Regione Lazio (vittoria su Emma Bonino). Dal febbraio 2006 segretario generale dell’Ugl. Nel 1996 responsabile delle relazioni internazionali, nel 1998 fu eletta segretaria confederale e divenne leader del Terziario. Dal 1999 al 2005 fu vicesegretario generale della confederazione • «[...] la madre - rappresentante Cisnal alla Rinascente - se la portava dietro in lunghe, interminabili riunioni. Poi si è fatta le ossa nella federazione degli agricoltori in quella che era già diventata la nuova Ugl, finché nel ”99 è diventata vicesegretario generale. Dice di aver conquistato i ”suoi” quando - fra le perplessità dei colleghi anziani - andò per la prima volta a fare l’assemblea a Mirafiori e tutto andò bene. Andò bene anche quando fu spedita in giro per l’Italia a spiegare agli iscritti che il primo sciopero generale contro il governo Berlusconi andava fatto e andava fatto a fianco di Cgil, Cisl e Uil. Passaggio non facilissimo per una organizzazione che - alla fine degli anni ”60 - proprio attorno ad una mancata adesione ad uno sciopero generale sulla casa - aveva consumato una profondissima frattura con i tre confederali. Poi ci sono stati anni di riunioni e di nottate, con un marito informatico che l’ha sempre ”capita e sostenuta” e una madre che quando poteva - per vederla - si sedeva in ultima fila ai vari congressi, visto che a casa - oramai - la figlia passava di rado. [...]» (Luisa Grion, ”la Repubblica” 30/1/2006) • «[...] definita da Walter Veltroni ”una donna assolutamente intelligente e aperta”, una ”persona che guarda fuori dai recinti”. [...] con grandissima costanza (’e tanta fatica”, dice) Polverini è riuscita a costruire un piccolo/grande miracolo politico: far diventare il sindacato successore della vecchia Cisnal filofascista un’organizzazione rispettata e considerata, dai governi come dalle altre parti sociali, un interlocutore credibile. Merito di una strategia aggressiva e di qualche decisione ”tosta”, come i sei scioperi generali proclamati contro il governo Berlusconi nella scorsa legislatura, su pensioni, Finanziaria, pubblico impiego, Mezzogiorno, mercato del lavoro, articolo 18. Scioperi proclamati da soli, ma nelle stesse date di quelli della un tempo odiata ”Trimurti” di Cgil-Cisl-Uil. Scioperi che hanno consentito di ”certificare” agli occhi del mondo l’indipendenza e l’autonomia dell’Ugl, che nonostante tutto però conserva ancora legami significativi con Alleanza nazionale (tradizionalmente l’Ugl aveva uno stretto rapporto con la disciolta Destra sociale). [...] unica donna leader di un sindacato, oltre a essere il segretario generale più giovane - guida la sua organizzazione col piglio di chi fa sindacato dalla tenera età di 21 anni. Parla di pari opportunità, mobbing, organizza extracomunitari, e mostra molta poca pazienza per chi ”rema contro” il rinnovamento, saluti fascisti compresi. Nulla ha potuto però contro le intemperanze di Pietro Marinelli, il manesco capo dei tassisti romani che ha tatuato sul braccio il simbolo della X Mas. Lei, il segretario, preferisce sciorinare i buoni risultati ottenuti di recente in molte elezioni di Rsu nel pubblico come nel privato; gli oltre 2.300.000 iscritti autodenunciati, pensionati compresi (in teoria, più dei due milioni della Uil). E soprattutto, ricorda che anche se Epifani, Bonanni e Angeletti - con cui è in ottimi rapporti personali - hanno escluso l’Ugl dalle ”cene” riservate con Prodi sulle pensioni, alla fine erano gli stessi ministri a informarla puntualmente. E che davanti a lei, per chiederle di firmare l’intesa sul welfare, c’erano ”belli schierati” Prodi, Padoa-Schioppa, Damiano ed Enrico Letta. ”Nell’urna, da privato cittadino - spiega - voto Alleanza nazionale, ma non ho mai avuto una tessera di partito. Ma da sindacalista non mi sento né di destra né di sinistra, rappresento semplicemente i lavoratori che con la loro delega chiedono all’Ugl di essere rappresentati”» (Roberto Giovannini, ”La Stampa” 23/10/2007).