30 gennaio 2006
Tags : Yitzhak. Kaduri
Kaduri Yitzhak
• Nato a Bagdad (Iraq) nel 1898 (circa), morto a Gerusalemme (Israele) il 28 gennaio 2006. Rabbino. «[...] saggio della dottrina ebraica, considerato un rabbino miracoloso, le cui preghiere e i cui favori furono contesi tanto da potenti uomini di stato quanto da modeste massaie, è essa stessa avvolta nel mistero. Di certo si sa che Kaduri nacque a Bagdad negli ultimi anni del Secolo ed arrivò a Gerusalemme, insieme alla moglie Sara, morta nel 1989, nei primi mesi del 1923. [...] Ancora in Iraq era noto per la sua pietas, la sua saggezza e la sua dedizione allo studio della Kabbalà, la dottrina mistica ebraica che in Occidente viene spesso distorta in una sorta di scienza della decifrazione dei numeri, degli enigmi e del futuro. Kaduri venne accolto dagli ambienti religiosi con grande favore al punto che si disse che ”un leone è salito da Babilonia”. Un gioco di parole dove la parola Arì, leone, è anche l’acrostico del nome di Yitzhak Luria, il grande rabbino che visse a Safed nel secolo XVI, ritenuto il padre della Kabbalà della ”redenzione” messianica. Così stabilendo una linea di continuità tra l’antico, rinomato maestro della dottrina e il giovane Kaduri. Da allora, la sua fama di saggezza e santità è cresciuta, travalicando l’ambito ristretto dell’ebraismo ultraortodosso per conquistare schiere di estimatori in ogni settore della società. [...] I suoi consigli, le sue preghiere, i suoi amuleti, che era possibile reperire via Internet, hanno attratto masse le più variegate. Il ritratto che lo raffigura come un vecchio gracile, dalla rada barba bianca, la testa coperta dal fez bordeaux è appeso migliaia di locali, negozi, esercizi commerciali di proprietà sefardita. Schiere di donne hanno cercato la sua benedizione per risolvere problemi di sterilità. Migliaia di malati di cancro si sono rivolti a lui per impetrare una guarigione impossibile. I potenti d’Israele hanno fatto anticamera nella sua casa nel quartiere di Buchari, vicino a Mea Sharim, per poter esibire una fotografia agli elettori insieme al grande rabbino. Kaduri non s’è mai negato, anche se è stato attento a non lasciarsi fagocitare dalla macchina della politica. Nella campagna elettorale del ’96 ricevette tanto Benjamin Netanyahu (Likud) che Shimon Peres (Labour) e lasciò che fosse fotografato con entrambi. ”Una sua parola - ha scritto il giornale Haaretz - poteva spostare montagne politiche”. Alle elezioni presidenziali del 2000, un piccolo, sconosciuto deputato di provincia, Moshè Katzav, del Likud raccolse la sfida del Nobel per la pace e beniamino delle cancellerie occidentali, Shimon Peres. Katzav vinse contro tutte le previsioni, dopo che Kaduri raccontò di aver avuto una visione in cui Katsav appariva ”favorito dal Cielo”. Un anno dopo la morte della prima moglie Sara, nel 1989, madre dei suoi due figli, il rabbino Kaduri, che a quel tempo aveva superato i 90 anni, si risposò con Dorit Ben Yehuda, una donna più giovane di lui di 50 anni, ex kibbuzim, perché, secondo l’ebraismo, ”non è bene che un uomo sia solo”, tanto più se è un rabbino kabbalista. Da allora Dorit, conduce con discrezione la casa badando a non comparire mai in pubblico. Lo stesso sito della corte di Kaduri non ne fa menzione. Nonostante i tentativi, soprattutto da parte dei politici, di banalizzarne la figura, Ytzhak Kaduri non finì mai studiare i sacri testi e, finché la salute glielo permise, non abbandonò mai il mestiere di rilegatore di libri, perché nella tradizione dell´antico ebraismo lo studio della Torà non poteva diventare di per se una professione. [...]» (Alberto Stabile, ”la Repubblica” 30/1/2006).