Paolo Mereghetti, Corriere della Sera 25/1/2006, 25 gennaio 2006
Film in cui l’onesto cittadino si fa giustizia da sé. Vento, 1928. Lilian Gish ammazza l’uomo che si è introdotto in casa e l’ha violentata
Film in cui l’onesto cittadino si fa giustizia da sé. Vento, 1928. Lilian Gish ammazza l’uomo che si è introdotto in casa e l’ha violentata. Ho amato un fuorilegge. Shelley Winters dapprima si intenerisce per i guai di John Garfield, infine, non cessando lui di tenere sotto minaccia tutta la sua famiglia, lo uccide. Ore disperate. Fredric March, che all’inizio del film ammette di avere paura e di non vergognarsene, alla fine ammazza i tre malviventi, guidati da Humphrey Bogart, che lo bloccano in casa. Cane di paglia. Dustin Hoffman (David Sumner) matematico che subisce angherie di ogni sorta compresa la violenza alla moglie, massacra i contadini che vogliono entrargli in casa per linciare un mentecatto. Oltre ogni limite. Sarah Fawcett, già stuprata, ammazza il nuovo aggressore. Angelo della vendetta. La sartina muta Zoe Lund uccide con un ferro da stiro l’uomo che tenta di violentarla.