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 2006  gennaio 27 Venerdì calendario

POLLASTRINI

POLLASTRINI Barbara Darfo (Brescia) 30 settembre 1947. Politico. Eletta alla Camera nel 1992, 2001, 2006, 2008 (Pds, Ds, Pd) • Ministro per i Diritti e le pari opportunità nel Prodi II (2006-2008) • «[...] vive a Milano, dove tra la fine degli anni Ottanta e il 1992 è stata responsabile del Pci. Fino a Mani pulite, quando fu coinvolta perché secondo alcuni avrebbe saputo del sistema di finanziamento illegale del partito. L’avviso di garanzia le arrivò il 30 settembre 1993, giorno del suo compleanno. L’assoluzione piena, invece, due anni, sei mesi e diciassette giorni dopo, il 16 aprile 1996. Quei tre anni, racconta oggi, ”sono stati dolorosi. Credevo di non farcela umanamente. Mi sono ritirata da tutto, sono stata in casa, sola, con mio marito (è sposata con Pietro Modiano, alto esponente della finanza italiana, ndr), la mia famiglia. Era stata toccata la mia identità. Ed era stata toccata anche un’appartenenza. Per me la politica è un insieme di ragione, serietà e passione. Ecco perché il giorno dell’assoluzione è stato il più bello della mia vita. Non proverò mai un’emozione così”. A questo periodo, seguì un suo volontario silenzio, che lei spiegò così: ”Scelsi il silenzio legato alla sofferenza, al dolore. Ma anche al rispetto della giustizia e al pudore. Io, che ero in piazza per le manifestazioni per il pool, mi ritrovai sul banco degli imputati”. Ma si fa un punto d’onore, anche oggi, d’essere riuscita a non mutare mai il suo giudizio positivo e di rispetto per Mani pulite: ”Di questo vado sì orgogliosa. In quel periodo cercai di non diventare più cinica, ma, semmai, più dolce. Più appassionata”. [...]» (Angela Frenda, ”Corriere della Sera” 27/1/2006). «[...] Come è arrivata alla politica? ”Con il movimento degli studenti, all’università Bocconi. Sono anni che non rinnego, a differenza di molti miei coetanei che erano nel movimento studentesco come me e che dopo hanno dimenticato. Io faccio parte di quelli che dicono: anni formidabili”. stata con il partito maoista italiano. ” stata un’esperienza di gioventù. Da subito mi ero innamorata della classe operaia. Quando il movimento studentesco è andato un po’ in declino, ho scelto per qualche mese l’Unione dei marxisti leninisti perché ci si occupava delle grandi fabbriche. Andavo a volantinare alla Pirelli alle sei di mattina”. A quei tempi era sposata con Renato Mannheimer. [...] ”[...] Io mi sono iscritta al Pci perché era il partito della classe operaia. Ma mantengo sempre un elemento minimo di estraneità rispetto ai miei leader. Loro hanno fatto la Fgci, io no”. Nel Pci fu coinvolta nella faccenda di Mani Pulite. ”Sono stati tre anni dolorosi, credevo di non farcela umanamente, ogni giorno ad aspettare di poter andare in quella famosa aula a fare la mia deposizione. Ogni rinvio per me era un castigo. Mi sono ritirata da tutto, sono stata in casa, sola, con mio marito, la mia famiglia, i miei amici. Poi il giorno dell’assoluzione è stato il più bello della mia vita. Non proverò mai un’emozione così. Mai” [...] è sposata con Pietro Modiano, un alto esponente della finanza italiana. Prima contestava la Scala, adesso va alla prima. ”Quando con mio marito abbiamo iniziato ad ”amoreggiare’, lui faceva l’impiegato al Credito italiano”. [...] Non se l’è sposato direttore generale della San Paolo Imi. ”Tutt’altro. Era più povero di me allora [...] Mai stata operaista, ma dalla parte del mondo del lavoro e dei giovani. Mai andata in Autonomia Operaia e neanche in Lotta Continua [...] Ci vorrebbe una politica che sappia osare. Dirò di più. Bisogna avere l’ambizione di avere donne segretarie dei partiti [...] Io sono autonoma e libera, quindi non ho grandi appoggi. Forse non sono mediatica [...]”» (Claudio Sabelli Fioretti, ”Corriere della Sera - Magazine” 30/12/2004).